Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dalle piazze del centro a corso Italia Ecco la mappa delle zone a rischio
Degrado, spaccio di droga e aggressioni. Alcune aree come baraccopoli
Idealmente si possono «toccare» tutte nel giro di pochi minuti. Appena arrivati in piazza Aldo Moro, dopo aver superato la rotonda con la fontana, una piccola deviazione a sinistra porta subito su corso Italia, una delle lunghe vie di raccordo tra il quartiere Libertà e il centro. Poi, una svolta a destra e si arriva su piazza Cesare Battisti, di giorno piena di studenti universitari e lavoratori. Pochi metri più in là, superato il palazzo dell’Ateneo, arriva piazza Umberto con le sue aiuole e le sue giostrine. E da lì bastano qualche passo per trovarsi in via Sparano tra negozi d’alta moda, librerie, bar e ristoranti.
Eppure, nonostante la vicinanza con il centro città, i quattro punti toccati in questo itinerario ideale rappresentano tra le aree più «a rischio» di Bari. Senza creare allarmismi, ma basandosi solamente sui diversi e recenti episodi raccontati dalle cronache cittadine, è proprio nel mix tra degrado e microcriminalità che si concentrano i (seri) problemi di questo quastanti drilatero.
Piazza Moro, porta d’ingresso in città per i tanti che raggiungono Bari in treno o in aereo – i collegamenti con l’aeroporto di Palese sono co– è quotidianamente “occupata” da senzatetto, migranti irregolari e piccoli spacciatori, che spesso finiscono per causare problemi tali da dover chiamare in causa le forze dell’ordine. Le risse qui sono tante, l’ultima delle quali (due sabati fa) avrebbe avuto come vittima un quindicenne, intervenuto per chiedere a un gruppo di smettere di importunare la sua ragazza. In risposta, l’adolescente sarebbe stato accerchiato, buttato a terra e picchiato.
Periodiche, infatti, sono le proteste dei dipendenti Amtab, spesso vittime di aggressioni. Né è un caso che il 2024 sia iniziato con le aggressioni ai danni di due carabinieri che avevano fermato due spacciatori, poi arrestati e già condannati. Un militare, nell’occasione, fu ferito con una coltellata. C’è poi il vecchio tema di corso Italia, in alcuni tratti – soprattutto sul marciapiede che passa sotto la ferrovia - quasi una baraccopoli: rifugio per senzatetto, che lì trascorrono notte e giorno tra cartoni e coperte, nell’area si sono spesso verificati episodi che hanno avuto come vittime i residenti, aggrediti o comunque molestati. E lì, la sera del 20 gennaio scorso, un clochard fu trovato morto su un marciapiede. Forse deceduto per un malore, forse spinto al termine di una lite, la morte dell’uomo fu la punta di un iceberg che si fa sempre più grande con il passare del tempo. E se piazza Cesare Battisti è meno al centro delle cronache – anche se residenti e commercianti lamentano la scarsa luminosità nelle ore serali – lo stesso non si può dire di piazza Umberto, il cui restyling annunciato nel 2022 partirà (se tutto va bene) a fine 20024. A parte l’episodio di lunedì, con un 55enne ferito con una coltellata al petto in pieno giorno, a dicembre dei vigili urbani intervenuti per sedare una rissa tra stranieri furono aggrediti e inseguiti. Tra degrado e spaccio che si annida nelle aiuole trascurate, non rappresenta un bel biglietto da visita per la città.