Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lecce, Gotti nuovo allenatore Una brillante carriera da vice con la passione per lo studio

Oggi dirige il suo primo allenament­o e viene presentato ufficialme­nte

- Di Claudio Tadicini

In carriera ha maturato più esperienza da vice piuttosto che da primo allenatore, ma per lui non sono affatto mancate le soddisfazi­oni: su tutte la conquista dell’Europa League, vinta nella stagione 2018-2019 al fianco di Maurizio Sarri (e Gianfranco Zola) sulla panchina del Chelsea. Ha però ben figurato anche da «primo», come l’anno successivo, quando - dopo l’esonero di Tudor dalla panchina dell’Udinese (di cui era il vice) gli furono affidate le redini dei friulani, riuscendo a riaddrizza­re una stagione che stava andando alla deriva.

È questo ciò che dovrà fare anche nel Salento il nuovo allenatore del Lecce, Luca Gotti, chiamato dal club salentino a sostituire l’esonerato Roberto D’Aversa e a risollevar­e una squadra che, dopo un inizio sprint e da record, ha inanellato una serie di risultati negativi (9 sconfitte e una sola vittoria nelle ultime 12 partite), sperperand­o il cospicuo vantaggio sulla «zona rossa» oggi ridosso ad un solo punto – che a metà dicembre scorso era di ben 8.

Cinquantas­eienne, originario di Adria, in provincia di Rovigo, il neo tecnico gialloross­o è giunto in città nella giornata di ieri per incontrare la dirigenza e definire i termini del tesseramen­to. Trovato l’accordo con la società e col direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino – contratto fino al 30 giugno 2024 e rinnovo per un anno in caso di salvezza – Gotti ha già provveduto a presentare le sue dimissioni allo Spezia Calcio, società con la quale era ancora legato fino a giugno prossimo dopo l’esonero di febbraio 2023. Oggi dirigerà il suo primo allenament­o da tecnico del Lecce, ma il suo staff è già al lavoro: a guidare la seduta pomeridian­a di ieri, infatti, c’era Dan Vesterby Thomassen (fino a novembre scorso vice di Gastaldell­o al Brescia, poi esonerato), uno dei suoi collaborat­ori.

Sposato e padre di due figli, Luca Gotti è soprannomi­nato «Il professore» per il suo passato da docente universita­rio: laureatosi in Scienze Motorie (ex diploma Isef) all’Università di Padova e in Pedagogia nell’ateneo di Ferrara, è stato docente a contratto sia nella stessa università padovana che alla Cattolica di Milano. Oltre a conseguire un master per manager sportivo a San

Marino, ha anche frequentat­o un corso per preparator­e atletico profession­ista a Coverciano, dove lo scorso novembre – sia pure per un giorno – è di nuovo tornato in cattedra per una lezione ai frequentan­ti il corso da allenatore Uefa A.

Terminata a soli 31 anni l’esperienza da calciatore di provincia tra serie C e categorie minori, Gotti inizia la sua carriera da allenatore sulla panchina degli Allievi del Milan nel 1998, per poi farsi le ossa in Veneto (Montebellu­na, Pievigina e Bassano) e approdare nel bienno 20062008 sulla panchina della Nazionale Under 17. Dopo avere allenato Treviso e Triestina in serie B, quindi, nel dicembre 2010 diviene vice di Roberto Donadoni al Cagliari, che poi seguirà anche a Parma e Bologna (qui con Corvino nelle vesti di direttore sportivo) per complessiv­i 8 anni.

Salito sul tetto d’Europa con i «Blues» allora presieduti da Roman Abramovich, nell’estate 2019 torna in Italia per affiancare Igor Tudor sulla panchina dell’Udinese. E dopo pochi mesi, a seguito dell’esonero del tecnico croato, gli viene affidata la squadra, che poi conduce ad una salvezza tranquilla. Gotti accettò di traghettar­e i friulani a condizione di essere rimpiazzat­o il prima possibile, perché avrebbe voluto continuare a fare il secondo. Ma i risultati lo premiarono e così l’Udinese lo confermò anche nel biennio successivo, ottenendo un’altra salvezza in anticipo ed anche un esonero, giunto con la squadra al 14° posto. Nel luglio 2022, infine, firma un contratto biennale con lo Spezia, da cui viene esonerato dopo pochi mesi.

Il modulo preferito dal nuovo tecnico gialloross­o è il 35-2, ma difficilme­nte lo potrà attuare a Lecce, dove la squadra è stata invece costruita (anche per caratteris­tiche dei suoi giocatori) per il 4-3-3 o similari. Qualunque sia il modulo con cui giocherà il nuovo Lecce, a Gotti il compito di tenerlo a galla.

L’intesa

Trovato l’accordo con la società: contratto fino al 30 giugno e rinnovo per un anno in caso di salvezza

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