Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«La cosa più importante? Cercare di non fare danni»
Conferenza stampa del nuovo tecnico Corvino difende l’ormai ex D’Aversa «L’esonero? Io non lo avrei cambiato»
«Non ho accettato Lecce per una convenienza economica, ma perché – oltre ad una squadra giovane e fresca che può dare tante soddisfazioni – c’è anche una “cornice” importante. Questa avventura sportiva non sarà facile, ma la affronteremo con la forza e la consapevolezza di chi sa che il mare non sarà sempre tranquillo». Così il nuovo allenatore del Lecce, Luca Gotti (ex Udinese e Spezia), chiamato a sostituire l’esonerato Roberto D’Aversa e a salvare la stagione dei giallorossi, centrando una salvezza che fino a pochi mesi fa – complice anche un vantaggio di 8 punti sulla «zona rossa», ora ridotto ad uno - non sembrava essere in discussione. «La lotta salvezza quest’anno è avvincente – prosegue il mister – sarà un finale di campionato forte, perché ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti: non sarà facile per nessuna. Subentrare a 10 partite dal termine impone un approccio e un’attitudine diversi da quelli del primo giorno di ritiro: i temi vanno affrontati nel breve termine. La cosa più importante è non fare danni».
Gotti e il suo staff, ieri pomeriggio, hanno diretto un doppio allenamento: «Non ho trovato giocatori spenti, ma un gruppo elettrico e vivo, anche se scosso dalla sconfitta col Verona e dalle vicende che sono seguite. Passare alla difesa a 3? Mancano 10 gare, non sarebbe molto saggio provocare stravolgimenti concettuali rispetto a quanto fatto finora: cercherò di tenere tutto ciò che di buono è stato espresso e proverò a mettere mano lì dove le cose, per mille motivi, non andavano bene. Pochi concetti, chiari e condivisi».
Il neo tecnico predica «calma» in vista del mini torneo (10 sfide in due mesi e mezzo) che attende il suo Lecce: «L’orizzonte è importantissimo, c’è il rischio di perdere un po’ la testa. Bisogna tenere la barra dritta e stare calmi: chi lo sarà di più, arriverà fino in fondo. Resettiamo e iniziamo questo mini torneo col vantaggio di un punto: cercheremo di essere padroni del nostro destino, senza guardare gli altri, perché sono troppi».
L’ex docente universitario Gotti (che si è legato al Lecce fino a giugno 2024, con obbligo di rinnovo in caso di salvezza «imposto» da Corvino) ha ammesso di non avere visto alcuna partita del Lecce, salvo le ultime 3 durante il suo viaggio in auto verso la Puglia. «Ho visto buoni giocatori mixati a giovani di grande prospettiva. Al di là degli errori e delle sconfitte, finora la squadra – anche se giovane mi sembra sia mancata pochissimo. Il fatto che sia prima in A per contrasti vinti non è un dato da sottovalutare: è dettato dallo spirito e dall’atteggiamento positivo e propositivo, che sono già un punto di partenza».
In chiusura, un pensiero al suo predecessore D’Aversa: «L’ho allenato anni fa. Non giudico i fatti di domenica, frutto evidente di una frustrazione generale, ma sono testimone che, oltre ad essere un ragazzo con personalità, ha anche un cervello e sa farlo funzionare molto bene».
L’ex mister, esonerato dal club, è stato comunque difeso a spada tratta da Corvino: «Lo conosco da 25 anni, è una persona per bene e non è violento. Ha solo perso la testa. Se non lo avesse fatto, non lo avrei mai cambiato: aveva una squadra col monte ingaggi di 8,5 milioni, il più basso in A, e non è mai stato in zona retrocessione».
D’Aversa aveva un team con un monte ingaggi di 8,5 milioni, il più basso in A, e non è mai stato in zona retrocessione