Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Premi al cinema italiano da Garrone a Favino, Rohrwacher e Cortellesi
Nell’elenco anche Giorgio Diritti per il duro «Lubo»
Da Matteo Garrone a Sergio Rubini, saranno tanti i premiati del Bif&st, che assegnerà durante le serate di gala i riconoscimenti agli artisti nella sezione «ItaliaFilmFest/ The Best of the Year». Accadrà nel teatro Petruzzelli, che contestualmente ospiterà le proiezioni dei film destinatari dei premi nelle varie categorie. Matteo Garrone, reduce dalla notte degli Oscar di Los Angeles, riceverà per Io capitano il premio come miglior regista intitolato a Mario Monicelli, oltre al Federico Fellini Award for Cinematic Excellence che andrà anche al regista Vincent Perez.
A Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher, che non potranno essere presenti alla cerimonia per impegni di lavoro, verranno assegnati rispettivamente il premio Vittorio Gassman per il miglior attore e il premio Anna Magnani per la migliore attrice: Favino per Comandante, il film di Edoardo De Angelis girato quasi interamente nell’arsenale di Taranto con al centro la vicenda del sommergibile «Cappellini» e del suo capitano-eroe Salvatore Todaro, Rohrwacher per Mi fanno male i capelli, la struggente dichiarazione d’amore della regista Roberta Torre a Monica Vitti. Non potrà essere a Bari nemmeno Paola Cortellesi, alla quale andrà il premio Ettore Scola quale regista rivelazione per il film campione d’incassi C’è ancora domani, del quale l’artista è pure interprete con Valerio Mastandrea. Film che inoltre porta a casa il prestigioso premio Franco Cristaldi assegnato ai produttori Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa e il premio Piero Tosi per i costumi di Alberto Moretti.
Sul palco del Petruzzelli ci saranno Barbora Bobul’ová, cui andrà il premio Alida Valli quale migliore attrice non protagonista nel Sol dell’avvenire di Nanni Moretti, e Sergio Rubini, destinatario del premio Alberto Sordi riservato al miglior attore non protagonista per Felicità, film che ha segnato un altro esordio al femminile dietro la macchina da presa, quello di Micaela Ramazzotti, in passato destinataria al Bif&st del premio Anna Magnani (Felicità ottiene anche il premio Giuseppe Rotunno per la fotografia di Luca Bigazzi). Tra i lavori di impegno civile del 2023 è molto piaciuto a pubblico e critica Lubo, film in cui Giorgio Diritti dirige Franz Rogowski nei panni di un nomade costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato svizzero gli ha portato via i suoi bambini. Diritti sarà a Bari con Fredo Valle per ritirare il premio Scarpelli per la migliore sceneggiatura. Riconoscimenti anche ad Andrea Farri (premio Morricone per le musiche di Io capitano), a Maurizio Sabatini (premio Ferretti per le scenografie de L’ordine del tempo di Liliana Cavani) e a Francesco Cavelli e Stefano Mariotti (premio Perpignani per il montaggio di Rapito di Marco Bellocchio).