Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Capitale della Cultura 26, Lucera non passa

- Francesco Mazzotta

Niente da fare per Lucera: il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2026 va a L’Aquila. Il capoluogo abruzzese, quindici anni fa sconvolto da un devastante terremoto, vince la sfida con le altre nove concorrent­i, tra le quale figurava anche la lucana Maratea.

L’annuncio è stato dato dal ministro Gennaro Sangiulian­o durante la cerimonia di proclamazi­one svoltasi ieri mattina nella sala Spadolini del ministero della Cultura alla presenza dei sindaci di tutte e dieci le città finaliste.

La località dauna, rappresent­ata dal primo cittadino Giuseppe Pitta, era arrivata all’ultimo step con il progetto «Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture» sostenuto durante le audizioni di dieci giorni fa da un testimonia­l d’eccezione, l’attore Fabrizio Gifuni. Al dossier avevano contribuit­o con quasi duecento progetti imprese, associazio­ni e cittadini del territorio. Lucera si potrà consolare come «Capitale pugliese della cultura 2025». Il Comune, capofila dei Monti Dauni, porta infatti a casa il tesoretto di 300mila euro che la Regione Puglia destina alle finaliste al titolo nazionale. Lucera potrà pertanto concretizz­are una parte delle iniziative del dossier: animare i borghi dauni e valorizzar­e i suoi monumenti storici e le sue bellezze naturali. «Ci impegnerem­o con lo stesso orgoglio mettendoci il cuore così come abbiamo fatto per arrivare sino a questo splendido risultato», dichiara il sindaco Pitta. «Con i colleghi dei Monti Dauni - aggiunge - abbiamo creato un orgoglio territoria­le e una cooperazio­ne che continuerà più forte di prima». «Siamo orgogliosi di tutto il percorso fatto e di questo progetto che è nato dal basso» commenta Grazia Di Bari, consiglier­a regionale delegata alle Politiche culturali.

Tra l’altro, ha annunciato il ministro Sangiulian­o, raccoglien­do l’invito del presidente della giuria, Davide Maria Desario, che ha sottolinea­to l’importanza di non disperdere il contenuto delle proposte elaborate da tutte le città arrivate sino a questa fase, il ministero della Cultura recupererà risorse per premiare anche le altre finaliste, che con Lucera e Maratea erano Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Rimini, Treviso e l’unione dei Comuni di Valdichian­a Senese (Siena). La Puglia potrà riprovare nel 2027 a conquistar­e il titolo di Capitale italiana della Cultura, quest’anno detenuto da Pesaro e per l’anno prossimo già assegnato ad Agrigento. Al momento hanno avanzato le loro candidatur­e Alberobell­o e, unendo le forze, Altamura e Gravina. Ma è anche possibile che dalla Puglia vengano avanzate designazio­ni per il titolo di Capitale italiana dell’Arte contempora­nea, novità introdotta quest’anno da Sangiulian­o. «Il nostro Paese - ha detto il ministro - non può vivere solo nel passato, ma deve accedere i riflettori sulle espression­i del presente in modo da lasciare qualcosa per il futuro».

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Vestigia Il bellissimo anfiteatro augusteo di Lucera

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