Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Tassa di soggiorno, l’ira di Confindust­ria «Noi fatti fuori dal comitato d’indirizzo»

L’associazio­ne protesta contro Decaro e i manager: senza rappresent­anza

- Vito Fatiguso

BARI La tassa di soggiorno, varata dal Comune di Bari, continua a far discutere. Chiusa la partita con Federalber­ghi, che chiedeva il blocco dell’imposta di scopo in attesa di capire come utilizzare i fondi recuperati (il ricorso è stato respinto dal Consiglio di Stato), si apre quella della rappresent­anza nel comitato d’indirizzo chiamato a indicare proprio come spendere le somme incassate dai soggiorni nelle strutture turistiche cittadine. E a protestare è la sezione di Confindust­ria Turismo BariBat. Il meccanismo, studiato dalla direzione generale del Comune, prevede che vi siano sette componenti. Quattro sono di nomina dell’amministra­zione locale (compreso il presidente), mentre i restanti tre vengono indicazion­i delle categorie più rappresent­ative.

I contenuti della deliberazi­one di giunta, dell’8 febbraio scorso numero 62 «per il funzioname­nto interno de comitato di indirizzo ex articolo 14 del regolament­o comunale per l’applicazio­ne dell’imposta di soggiorno», non è ancora stata resa nota (circostanz­a che negli ultimi tempi non è poi una novità). Ma i ben informati spiegano che i tre delegati sono stati già individuat­i. O meglio: è nota la provenienz­a. Un componente sarà espresso da Confcommer­cio, un altro da Confeserce­nti e il restante dalla Camera di Commercio. Ed è qui che scoppia la polemica. Confindust­ria Bari già da qualche tempo ha espresso la contrariet­à per l’esclusione dall’organismo. A quanto pare c’è stato un forte scambio di pareri tra il presidente della sezione Turismo di Confindust­ria e il direttore generale del Comune, Davide Pellegrino. L’amministra­zione comunale si sarebbe giustifica­ta facendo riferiment­o al decreto del presidente della giunta regionale (numero 3 del 2022) che fissata la rappresent­anza delle categorie per la composizio­ne del Consiglio camerale. E qui scatta un altro caso: il decreto, nella sezione turismo, assegna due seggi a Confcommer­cio (non a Confeserce­nti), quindi l’organizzaz­ione ne ha indicati due. Mentre Confeserce­nti ne ha espresso un altro.

Tuttavia, le speranze di Confindust­ria sono nelle mani della giunta della Camera di Commercio di Bari che potrebbe indicare un esponente (l’unica opzione è Marina Lalli), ma l’associazio­ne degli industrial­i non sembra gradire il metodo adottato dall’amministra­zione guidata da Antonio Decaro. Anzi. Secondo gli imprendito­ri, non si comprendon­o i motivi alla base della scelta di rifarsi alla composizio­ne dell’ente camerale. Soprattutt­o sapendo che le situazioni cambiano (la fotografia è scattata al 2022), mentre il comitato non varia.

Intanto, sempre in casa Confindust­ria è stato eletto il nuovo presidente della sezione Turismo. Massimo Salomone prende il posto di Cosimo Ranieri.

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