Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Prezzi degli aerei alle stelle Il Codacons all’Antitrust: «Ci sono abusi, intervenite»
L’effetto sciacallaggio (dei prezzi) si abbatte sui pendolari dell’asse Puglia-Roma. E per questo il Codacons avvia le contromosse denunciando all’Antitrust l’impennata anomala dei costi per imbarcarsi sugli aerei da Bari e Brindisi. «Abbiamo verificato le tariffe dei voli da destinazioni nazionali per gli aeroporti della Puglia - affermano dal Codacons - scoprendo che i biglietti di sola andata per i collegamenti delle prossime ore arrivano a superare i 350 euro. Esempi? Il volo Torino-Bari del 17 marzo parte da un minimo di 355 euro. Per volare il 16 marzo da Bologna a Brindisi servono 267 euro, 242 euro se si parte da Torino diretti a Bari e quasi 200 euro se si vola da Verona o Venezia; da 268 euro il biglietto Palermo-Bari del 17 marzo».
Effettuato un focus anche verso mede più distanti. «Per chi invece si imbarca dalla Puglia
diretto al nord Italia - prosegue la nota del Codacons le tariffe di sola andata per i voli del 17 marzo partono da un minimo di 343 euro per la tratta Bari-Torino, 207 euro da Brindisi a Pisa, 202 euro da Brindisi a Torino, 193 euro da Bari a Milano. Chi ha avuto la necessità di partire il 16 marzo, ha dovuto sopportare una spesa minima di quasi 300 euro da Bari a Torino, 183 euro da Brindisi a Milano».
Va ricordato che le tariffe esposte dall’associazione dei consumatori non tengono conto dei costi dei bagagli o della scelta del posto a sedere. Quindi la reale portata dei rincari è ancora più ampia. «Abbiamo deciso di presentare un esposto all’Antitrust afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - affinché verifichi la legittimità dei repentini rincari delle tariffe aeree. Chiediamo all’Autorità garante della concorrenza e del mercato di aprire una formale istruttoria volta ad accertare se l’incremento delle tariffe registrato a seguito dello stop a collegamenti ferroviari con la Puglia sia una pratica regolare o se, al contrario, rappresenti una pratica commerciale scorretta attraverso una forma di speculazione su una causa di forza maggiore come una frana che interrompe il traffico dei treni. Se le tariffe non caleranno tornando a livelli normali, siamo pronti a denunciare le compagnie aeree per la possibile fattispecie di estorsione».
Regolare, invece, l’impatto dei prezzi per i collegamenti con i bus. Anche perché le autolinee non mancano di concorrenza e di confronto nel mercato (Flixbus, Marino, Italbus).