Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Poltroncine mai pagate, la Cassazione ribalta tutto «Risarcire il consorzio»
Le aziende che fornirono arredi al Petruzzelli chiedono 7 milioni
Nelle stesse ore in cui, nella commissione Cultura della Camera, passa l’emendamento per inserire il teatro Petruzzelli di Bari tra i monumenti nazionali, un’altra vicenda che riguarda il recente passato del politeama ritorna ad animare le aule giudiziarie. La corte di Cassazione - come anticipato dal Quotidiano di Puglia - ha infatti accolto il ricorso di due aziende, la Conscoop Forlì e la Società appalti costruzioni di Roma che, oltre ad aver eseguito i lavori di restauro del teatro - inaugurato nuovamente nel 2008, diciassette anni dopo l’incendio che lo distrusse - hanno realizzato anche dei lavori integrativi da 7 milioni di euro per arredi e attrezzature. Le due aziende, in sostanza, hanno fornito al teatro le poltroncine di palchi e platee.
Quei lavori, però, per una presunta irregolarità amministrativa non sono mai stati pagati e per questo le due società hanno portato in tribunale l’ex commissario Angelo Balducci - che aveva autorizzato i lavori aggiuntivi - il ministero dei Beni culturali e il Comune di Bari, cercando di ottenere quella somma mai corrisposta. In primo e secondo grado il tribunale aveva dato torto alle aziende riunite in consorzio, mentre adesso la decisione della Cassazione, che ha rinviato la causa a un’altra sezione della corte d’Appello di Bari, imporrà a chi sarà riconosciuto responsabile il risarcimento di quei lavori mai pagati. Un nuovo capitolo di una saga molto lunga, che dura ormai da 14 anni e che difficilmente terminerà nel breve.
Pochi giorni fa, quindi, il Comune di Bari si è costituito in giudizio - in precedenza lo avevano fatto la presidenza del Consiglio e l’ufficio del Commissario delegato - per provare a riaffermare ancora una volta la propria estraneità rispetto alla vicenda. Ad assistere l’amministrazione, come già successo nelle altre cause che hanno riguardato il Petruzzelli, gli avvocati Chiara Lonero Baldassarra e Luigi Balducci.
La corte di Cassazione, però, non ha ancora finito di occuparsi delle questioni relative. ve al teatro barese, il quarto più grande d’Italia. Davanti ai giudici della Suprema corte pende ancora il giudizio sulla querelle tra Comune e proprietari, la famiglia Messeni Nemagna, relativamente alla proprietà del bene e a chi spettano gli oneri per la ricostruzione. La corte d'Appello di Bari, nel 2021, aveva deciso - ribaltando la sentenza di primo grado - che il passaggio di proprietà nei confronti dei Messeni Nemagna del 1896 era ancora valido, ma che la famiglia avrebbe dovuto restituire allo Stato i 43 milioni di euro utilizzati per la ricostruzione. Il Comune ha impugnato la parte della sentenza sulla proprietà, la famiglia quella sul risarcimento.
E altre vicende sulla gestione del Petruzzelli sono attualmente in corso in tribunale a Bari: a processo per peculato e riciclaggio c’è infatti Antonella Rinella, ex capo di Gabinetto del Comune e moglie di Vito Longo, ex direttore amministrativo della fondazione lirico-sinfonica. Per l’accusa, dal 2010 al 2015 i due avrebbero speso circa 100mila euro di fondi dell’ente - pubblico - per acquistare prodotti personali, dai profumi alle bottiglie di vino. Longo, nel 2022, «chiuse» la vicenda patteggiando a 3 anni e 9 mesi anche per delle presunte tangenti intascate in cambio di appalti, per le quali ha risarcito il teatro con un milione di euro.