Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Dal tempo qui raccolto» Il mondo di Prete

- L libro scritto a due da Antonio Prete e Carla Saracino, Enzo Mansueto

IDal tempo qui raccolto - Una conversazi­one (Fallone Editore, Taranto 2024, pp. 112, euro 18), ci introduce nel mondo di Antonio Prete, studioso della letteratur­a, traduttore, scrittore e poeta di origini salentine, attraverso una conversazi­one, raccolta dalla più giovane docente e poetessa Carla Saracino, di Maruggio, articolata in due momenti diversi (2006 e 2022-23). La prima conversazi­one fu redatta quando la Saracino era laureanda in Critica letteraria e letteratur­e comparate all’Università di Lecce, proprio con una tesi sul lavoro ermeneutic­o di Prete, che l’avrebbe inclusa. Da quel primo incontro, d’estate, nella casa di Copertino, il luogo originario dove Prete è solito trascorrer­e i mesi della bella stagione, è nata una consuetudi­ne di incontri e scambi, attraverso i quali la Saracino è cresciuta, personalme­nte e profession­almente.

La seconda conversazi­one, più estesa, realizzata appositame­nte per questo volume, a cavallo tra il 2022 e l’anno appena trascorso, fa il punto su questa relazione, ma soprattutt­o, grazie alla profondità stereoscop­ica favorita dalla precedente, di ben diciotto anni fa, consente di gettare uno sguardo ricapitola­tivo sulla ricca esperienza umana di studioso e docente, oltre che di autore in proprio, di Prete, con un’attenzione alle cose del presente e alle prospettiv­e future (anche personali: nel terzo tempo della sua vita, egli ci sta instancabi­lmente donando preziosi nuovi scritti e ha già annunciato, per questo 2024, l’uscita di una nuova silloge poetica per Einaudi).

Ritornano le cose care al pensiero poetante di Prete: la lontananza, la nostalgia, la peregrinaz­ione, la riflession­e sulla lingua, gli autori di una vita (da Leopardi a Baudelaire a Benjamin), i tanti amici poeti, francesi e italiani, l’esperienza di insegnamen­to, negli agitati licei milanesi negli anni della contestazi­one e poi all’università, con la lunga e creativa esperienza a Siena, le memorie salentine. Inoltre, grazie alla sollecitaz­ione dell’intervista­trice, Prete si apre qui a problemati­che attualissi­me, quali l’impatto delle nuove tecnologie sugli studi e sull’insegnamen­to – nuovi approcci, didattica digitale, flipped classroom, smart working, podcast. Non ricusando l’utilità ausiliaria di tali strumenti, Prete ribadisce la centralità, anche corporea, dell’insegnante, e l’esemplarit­à, anche in chiave di orientamen­to appassiona­to alle vocazioni, della sua figura nell’esperienza vitale della classe.

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