Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’Amtab nel caos Si dimette Costantini Il Cda è da rinominare
Dopo Mariani c’è l’addio della consigliera
BARI Altro giro altra corsa. In casa Amtab continuano gli «assestamenti» di quello che resta della traballante governance voluta dal sindaco Antonio Decaro (che ha la delega sulle società partecipate). Perché sono arrivate le dimissioni di uno dei due consiglieri di amministrazione.
Dopo l’ingresso di Luca D’Amore, amministratore giudiziario di Amtab, nominato dal Tribunale di Bari a seguito dell’inchiesta «Codice interno», coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari dove si contesta il voto di scambio politico-mafioso e nella quale sono coinvolte 130 persone (per l’Amtab nel 2018 è stato evidenziato un giro di assunzioni che sarebbe stato nelle mani dei clan). Nei giorni scorsi sono arrivate le dimissioni «forzate» del direttore generale, Domenico Mariani, che in una lettera ha raccolto le indicazioni provenienti dal
Comune. «Sono a comunicarvi le mie dimissioni irrevocabili - ha scritto Mariani -, determinate dai pressanti impegni presso il Consorzio Asi. Infatti a decorrere da gennaio 2024 numerose sono le attività che vedono impegnata la direzione generale a causa dell’attribuzione della qualificazione «Zona Zes» a tutto il territorio di competenza del predetto ente. Resto comunque a disposizione per ogni ulteriori necessità e intendo comunque garantire il passaggio di consegne». Dimissioni poi «congelate» da
D’Amore in attesa di capire come muoversi.
Ora c’è un’altra novità. Ha lasciato anche la consigliera di amministrazione Lorena Costantini: la comunicazione, infatti, è stata depositata due giorni fa. Cosa succede? Tutti i cambiamenti finiranno nella prossima riunione del Cda dove si capirà il destino delle comunicazioni di Mariani e Costantini.
Certo, in condizioni di normalità il Comune, che è socio unico di Amtab, dovrebbe indicare subito il sostituto di Costantini con un decreto di nomina del sindaco Decaro. Ma di normale nella società che si occupa di trasporto urbano non resta molto. Forse solo la speranza di chiudere l’esperienza passando al più presto il testimone al futuro primo cittadino di Bari. D’altronde l’istituto dell’amministrazione giudiziaria è uno strumento introdotto nell’ordinamento per rimettere le aziende sotto inchiesta nella carreggiata della legalità. Significa che l’intero consiglio di amministrazione è sotto controllo del delegato del Tribunale che verifica l’attività con poteri - anche sostitutivi non solo gestionali, ma d’intervento.