Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ferrovia interrotta e rincaro di voli e bus: «Il governo intervenga con decreto legge»
Emiliano: un provvedimento per calmierare i prezzi. Capone scrive al ministro Salvini: «Danni al turismo»
Ci resta il cielo e il mare Adriatico: sulla terra, lo stallo è evidente. Il tono, da bollettino militare, sarà iperbolico ma si attaglia con una certa aderenza alla condizione delle infrastrutture pugliesi per andare verso Nord. Ferrovie spezzate e strade in manutenzione (per fortuna non tutte).
I prezzi dei voli, reale alternativa, hanno subito un aumento vertiginoso. Ragioni per le quali il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha deciso di rivolgersi al governo. Parlando a La 7, il governatore ha suggerito «un decreto legge immediato che imponga prezzi calmierati» in questo periodo. Per lo meno fino a quando non saranno ultimati i lavori di ripristino delle ferrovie.
Non è l’unico ad intervenire. La presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, si è rivolta, con lettera, al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. La richiesta è semplice, almeno a dirsi: accelerare i lavori e prevedere servizi sostitutivi economici. Capone riferisce della frana che ha bloccato la circolazione ferroviaria tra Foggia e Benevento (da e verso Roma). Circostanza che mette in difficoltà «decine di migliaia di pugliesi» che si spostano ogni giorno verso Campania e Lazio. Per di più, l’interruzione ferroviaria rappresenta un ostacolo ai turisti e naturalmente agli studenti e ai lavoratori pugliesi che tornano a casa per le festività pasquali. Occorre un mese per riparare la linea, riferisce la Capone citando Rfi e Trenitalia. «Nel
frattempo gli altri mezzi di trasporto, bus e aerei, risultano non solo insufficienti ma anche troppi esosi, in quanto il loro costo è aumentato in misura ingente». Un volo Brindisi Roma arriva anche a 750 euro e una poltrona sul treno Milano Bari tocca 305 euro.
Da qui la richiesta a Salvini di «ogni necessario e celere intervento» al fine di accelerare i lavori. E anche «di prevedere servizi sostitutivi ed economici», giacché «la Puglia non può rimanere isolata per
tanto tempo. Non possiamo ancora pagare la fragilità di un sistema infrastrutturale che penalizza il Mezzogiorno».
Commentando la lettera, Capone aggiunge che con gli eventi di questi giorni, «le nostre preoccupazioni sull’autonomia differenziata sono ancor più fondate». È molto probabile che nelle prossime ore il mondo politico e istituzionale chiami alla mobilitazione la comunità pugliese.
La questione è molto seria. Perché non solo la Puglia è isolata, sul piano ferroviario, in direzione Roma, verso l’interno. Lo sarà a breve anche sulla linea Adriatica, in direzione Pescara-Ancona-Bologna. Qui, in vari punti, sono previsti lavori per dieci giorni, distribuiti su due settimane: dal 7 al 12 aprile e dal 14 al 19.
Non basta. Ci sono limitazioni anche all’uso dell’auto. Lo rende noto il consigliere regionale Antonio Tutolo, foggiano di Lucera. Fa notare che sono in corso i lavori di manutenzione alla «galleria Passo del Lupo, al confine tra Puglia e Molise», sulla statale 17 che dal nord della Provincia di Foggia porta verso Campobasso e da qui verso Venafro e poi l’autostrada per Roma. Sicché i foggiani dei Monti Dauni che volessero andare a Roma sono costretti ad allungare il percorso di molte decine di chilometri, verso Nord o verso Sud, per prendere l’autostrada. E tutto questo proprio ora che è impedito l’uso della ferrovia verso Roma.
Tutolo chiede ad Anas «di posticipare la chiusura della galleria di Passo del Lupo, affinché si limitino i disagi della popolazione in transito su una via di collegamento nevralgica per questo territorio». Il consigliere si dice «pronto ad organizzare una protesta eclatante per richiamare l’attenzione su una questione che interessa migliaia di cittadini».
Si muovono i parlamentari. I deputati Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi (Pd) si sintonizzano sulle posizioni di Emiliano e come lui si rivolgono all’esecutivo, affinché il governo «accolga prenda seri provvedimenti per la scandalosa speculazione in corso su voli e bus».
Capone Paghiamo la fragilità di un sistema di trasporti che penalizza il Sud
Oggi sono ancor più fondati i nostri timori sull’autonomia differenziata