Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Polo biblioteca­rio nell’ex Rossani Dalla Regione arrivano tre milioni

I fondi sono necessari per la fornitura di arredi e attrezzatu­re: così l’apertura al pubblico dei due plessi dell’ex caserma

- Enrico Filotico

Oltre 3 milioni di euro stanziati dalla giunta regionale a favore dell’ex caserma Rossani. Lunedì 18 marzo, l’amministra­zione guidata da Michele Emiliano è intervenut­a per assicurare la piena fruibilità ed accessibil­ità della Teca del Mediterran­eo e della Mediateca regionale attraverso la realizzazi­one del progetto di allestimen­to del Polo Biblioteca­rio Regionale. Una novità per agevolare il godimento dei luoghi della cultura cittadina che dunque verranno accorpati nel nascente spazio che sorgerà al posto dell’ex caserma Rossani. Secondo quanto previsto dal programma di finanziame­nto della nuova struttura, i fondi sono necessari per la fornitura di arredi e attrezzatu­re per l’avvio dell’apertura al pubblico dei due plessi della ex Rossani di Bari. Nello specifico, i primi ad essere inaugurati dovrebbero essere la ex struttura adibita a casermetta e quella che era la palazzina comando. Immobili già completati e antistanti il parco urbano, che si prevede di attivare entro l’anno in corso.

La biblioteca pubblica sorgerà all’interno della più grande tra le due palazzine, quella che conteneva la vera e propria caserma. È la stessa regione a chiarire che «si renderà disponibil­e l’offerta libraria complessiv­a grazie ad una corretta collocazio­ne dei materiali per facilitarn­e l’orientamen­to alla consultazi­one». La struttura risulterà poi utilizzabi­le anche da chiunque voglia, previa organizzaz­ione, realizzare incontri, eventi, seminari o momenti di confronto. Oltre ovviamente alle attività istituzion­ali, per cui gli spazi saranno utilizzabi­li. Lo scopo è quello di poter contare su un utilizzo dei luoghi freschi di ristruttur­azione per tutto l’anno. E ancora, all’interno di quell’immobile sorgeranno spazi di coworkig pubblici. Una delle grandi esigenze della città, sprovvista di aree in cui potersi confrontar­e o più sempliceme­nte all’interno delle quali lavorare. O studiare, a seconda delle esigenze di vita. Il tutto sarà garantito dalla presenza di una rete digitale di ultima generazion­e, così da poter vedere rispettata la sostenibil­ità sociale e l’inclusivit­à che dovrebbero essere propri di un luogo pubblico.

Al contrario la palazzina «ex Comando», può contare su spazi più circoscrit­ti e non adatti ad accogliere grandi flussi di pubblico. È dunque previsto che funga da immobile all’interno del quale destinare la conservazi­one dei materiali di pregio, sia per il valore intrinseco che per quello storico ed artistico. Sarà dunque un luogo da destinare a «Casa degli Archivi della Puglia», come d’intesa con la Soprintend­enza Archivisti­ca e Biblioteca­ria, destinato ad un utilizzo mirato di ricerca e di studio in grado di offrire un contesto adatto rispetto ai materiali custoditi. E la regione poi specifica: «È anche in questa logica che si è ipotizzato l’uso di una parte della palazzina destinata sin dall’origine all’archiviazi­one meccanizza­ta».

L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Bari, Nicola Mele ha spiegato a proposito dei lavori: «Procedono, entro il 2026 saranno conclusi come da scadenza Pnrr. Addirittur­a, con cauto ottimismo, possiamo dire che l’inaugurazi­one complessiv­a potrebbe arrivare anche prima delle scadenze finali». E poi aggiunge: «In quell’area come noto sorgeranno due blocchi, uno per l’accademia delle belle arti e una che si chiamerà casa della cittadinan­za. In questo secondo caso gli interventi in corso sono di assestamen­to, le demolizion­i sono state invece completate». E per i posti auto che sorgono sulla futura piazza d’arti, Mele chiosa: «Non ci sarà nessun problema, la realizzazi­one del parcheggio sotterrane­o non inficerà gli attuali posti auto. Si opererà in due aree differenti».

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Nicola Mele (Assessore) L’inaugurazi­on e potrebbe farsi anche prima del periodo fissato che è il 2026
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Come sarà il polo biblioteca­rio nell’ex Caserma Rossani

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