Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Da Leccese a Laforgia: «Colpo basso alla città» FI: occasione di legalità
Vito Leccese e Michele Laforgia sono stati tra i primi a presentarsi in aula Dalfino, sede del consiglio comunale di Bari. I due contendenti alle primarie del centrosinistra erano presenti alla furente conferenza stampa del sindaco Antonio Decaro. L’ex deputato dei Verdi ha subito chiarito: «Bene ha fatto il sindaco a tutelare la città. In questi dieci anni non si è soltanto resa migliore questa città ma si è anche contrastato il fenomeno della criminalità organizzata». Il candidato alle primarie in aria dem aggiunge: «La mafia certamente esiste, ma rappresenta una minoranza. Decaro da nove anni è sotto scorta, o tolgono la tutela oppure lo stato ha un atteggiamento schizofrenico». E sul ruolo svolto dalle opposizioni Leccese chiosa: «Credo si tratti di un atto di sciacallaggio politico elettorale. Il ruolo dell’amministrazione? C’è sempre qualcosa in più da fare, dobbiamo potenziare laddove c’è possibilità gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata».
Della stessa opinione è Michele Laforgia, competitor di Leccese alle primarie del prossimo 7 aprile: «Il sindaco ha detto la verità e lo sappiamo perché l’abbiamo raccontata in tutti questi anni. Considero una vergogna che la destra invece di fare proposte per la città, abbia pensato bene di trasferire la propaganda sul piano della lotta alla città di Bari. Adesso bisogna rispondere tutti insieme a questa sfida, la città ha i suoi problemi. L’abbiamo sempre detto».
Una difesa a spada tratta arriva anche dal presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. «La vicenda è singolare - sostiene il governatore - perché i deputati del centrodestra impegnati nella campagna elettorale, nel tentativo vano di sconfiggere il sindaco Decaro e i candidati che metteremo in campo dopo le primarie, si fanno una bella fotografia col ministro dell’Interno perché pensano che l’unico sistema per tentare di vincere le elezioni a Bari sia quello di mestare nel torbido».
Una prima risposta nel pomeriggio di ieri è arrivata dagli esponenti di Forza Italia. «Se Decaro non ha nulla da temere - replicano Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Andrea Caroppo, Giandiego Gatta e Vito De Palma - dovrebbe apprendere con la massima soddisfazione l’intervento del
Il governatore Emiliano
«La vicenda è singolare perché i deputati del centrodestra puntano a rimestare nel torbido Ricordate la foto con il ministro?»
ministro per fare chiarezza sulle infiltrazioni mafiose al Comune di Bari. Perché nessuno è intoccabile e dinanzi a 150 arresti la nomina di una commissione non è lesa maestà, ma un atto dovuto».