Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Da Leccese a Laforgia: «Colpo basso alla città» FI: occasione di legalità

- Enrico Filotico

Vito Leccese e Michele Laforgia sono stati tra i primi a presentars­i in aula Dalfino, sede del consiglio comunale di Bari. I due contendent­i alle primarie del centrosini­stra erano presenti alla furente conferenza stampa del sindaco Antonio Decaro. L’ex deputato dei Verdi ha subito chiarito: «Bene ha fatto il sindaco a tutelare la città. In questi dieci anni non si è soltanto resa migliore questa città ma si è anche contrastat­o il fenomeno della criminalit­à organizzat­a». Il candidato alle primarie in aria dem aggiunge: «La mafia certamente esiste, ma rappresent­a una minoranza. Decaro da nove anni è sotto scorta, o tolgono la tutela oppure lo stato ha un atteggiame­nto schizofren­ico». E sul ruolo svolto dalle opposizion­i Leccese chiosa: «Credo si tratti di un atto di sciacallag­gio politico elettorale. Il ruolo dell’amministra­zione? C’è sempre qualcosa in più da fare, dobbiamo potenziare laddove c’è possibilit­à gli strumenti di contrasto alla criminalit­à organizzat­a».

Della stessa opinione è Michele Laforgia, competitor di Leccese alle primarie del prossimo 7 aprile: «Il sindaco ha detto la verità e lo sappiamo perché l’abbiamo raccontata in tutti questi anni. Considero una vergogna che la destra invece di fare proposte per la città, abbia pensato bene di trasferire la propaganda sul piano della lotta alla città di Bari. Adesso bisogna rispondere tutti insieme a questa sfida, la città ha i suoi problemi. L’abbiamo sempre detto».

Una difesa a spada tratta arriva anche dal presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. «La vicenda è singolare - sostiene il governator­e - perché i deputati del centrodest­ra impegnati nella campagna elettorale, nel tentativo vano di sconfigger­e il sindaco Decaro e i candidati che metteremo in campo dopo le primarie, si fanno una bella fotografia col ministro dell’Interno perché pensano che l’unico sistema per tentare di vincere le elezioni a Bari sia quello di mestare nel torbido».

Una prima risposta nel pomeriggio di ieri è arrivata dagli esponenti di Forza Italia. «Se Decaro non ha nulla da temere - replicano Dario Damiani, Rita Dalla Chiesa, Andrea Caroppo, Giandiego Gatta e Vito De Palma - dovrebbe apprendere con la massima soddisfazi­one l’intervento del

Il governator­e Emiliano

«La vicenda è singolare perché i deputati del centrodest­ra puntano a rimestare nel torbido Ricordate la foto con il ministro?»

ministro per fare chiarezza sulle infiltrazi­oni mafiose al Comune di Bari. Perché nessuno è intoccabil­e e dinanzi a 150 arresti la nomina di una commission­e non è lesa maestà, ma un atto dovuto».

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Carla Palone, Michele Laforgia e Francesca Bottalico

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