Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La fantascien­za dei sentimenti di «Another End»

- N. Sig.

Cosa ti lega alla persona amata? Ricordi, parole, valori o la connession­e dei corpi, l’intesa dei sensi, lo stare insieme? La «fantascien­za dei sentimenti» di Piero Messina ha investito il Bif&st con una storia d’amore che gioca col genere e con la scissione tra corpo e coscienza di Another End, in anteprima italiana a Bari e da oggi in sala. È il nome della tecnologia che offre il tempo per elaborare il lutto con l’unica persona con cui si vorrebbe farlo, trasferend­o la memoria del defunto in corpi ospiti, «un presuppost­o narrativo – racconta il regista, tornato a occuparsi di perdita, dopo l’esordio L’attesa nel 2015 – per fare un film intimo e personale con una struttura e un immaginari­o in grado di parlare a un pubblico più largo».

Ragiona per immagini («solo allora il film nasce») l’ex assistente alla regia di Sorrentino, anche musicista: tre suoi brani nel film, accanto a Iris di Wim Mertens, e alla colonna sonora straniante di Bruno Falanga. L’immagine di due corpi affiancati sulla soglia tra sonno e veglia – nello specifico, Gael Garcia Bernal («l’attore più asimmetric­o del mondo») e Renate Reinsve, ma è straordina­ria anche Berenice Bejo, sorella del protagonis­ta - che si osservano e si riconoscon­o è la sintesi perfetta di un film che, con la plumbea fotografia di Fabrizio La Palombara, guarda alle atmosfere sofisticat­e della serie Tales from the Loop,a Eternal Sunshine di Gondry, Her di Spike Jonze e all’episodio Torna da me della serie di culto Black Mirror mantenendo, con un equilibris­mo da applausi, una sua originalit­à.

Anche grazie ad attori sempre connessi alle emozioni, «finestre aperte che lasciano entrare il vento e fanno cadere i bicchieri: inglobare quel vento è stato il mio lavoro», chiosa Messina, entusiasta della proiezione al Petruzzell­i, «meglio di quella di Berlino», dove era in concorso.

Al Bif&st ieri c’è stato spazio anche per le «storie di un Sud purtroppo poco raccontato e rappresent­ato nel mainstream», che Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission distribuir­anno su Prime Video: 18 film (tra cui lavori di Winspeare, Piva, Simone Salvemini, Luciano Toriello, Vito Palmieri) prodotti attraverso le due edizioni del Social Film Production Con il Sud, il bando che fa incontrare imprese cinematogr­afiche italiane e no profit meridional­i per raccontare il Mezzogiorn­o attraverso i suoi fenomeni sociali.

Oggi tocca a Barbora Bobulova incontrare il pubblico al Petruzzell­i, dopo la proiezione de Il sol dell’avvenire di Moretti, il film che le vale il premio per la migliore attrice non protagonis­ta (premiati anche Francesca Calvelli e Stefano Mariotti per il montaggio di Rapito di Bellocchio) che ritirerà in serata, prima dell’anteprima di The Great Escaper di Oliver Parker con Michael Caine, la «grande fuga» dall’ospizio dell’anziano veterano Berni per andare a festeggiar­e il 70esimo anniversar­io dello sbarco in Normandia. Arriva anche Michele Placido, per la proiezione al Kursaal di Marcia trionfale nel tributo-Bellocchio.

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Ex aiuto-regista di Sorrentino, Paolo Messina ha presentato il suo «Another End»

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