Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Innovazione e IA leve per l’automotive»
Delli Noci: «La Regione è al fianco del comparto». Giovedì l’incontro con Bosch
«La Regione può aiutare l’automotive pugliese a superare la crisi puntando su una leva fondamentale per il settore, l’innovazione, con un occhio all’intelligenza artificiale, come dimostra la nostra collaborazione con Microsoft». A dirlo è Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico.
Confindustria intravede la fine del tunnel, almeno nel Barese. I sindacati sono meno ottimisti. Lei?
«È un settore in grande trasformazione. Seguiamo con attenzione i cambiamenti e ribadiamo di essere impegnati a supportare gli investimenti, già tanti nell’automotive pugliese e nella filiera produttiva da Bari a Lecce. Il che ci rasserena».
Sono vere le voci di un interessamento a Bari anche del gruppo Renault?
«Non mi risulta».
Giovedì c’è l’incontro in Regione su Bosch
«Incontreremo i responsabili dello sito barese. Ci aspettiamo il piano di sviluppo, necessario per costruire una strategia a supporto del comparto pugliese. Intanto, l’ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas, ci ha assicurato che Bosch sta affrontando questa fase complessa con determinazione e vuole continuare a investire».
A parte gli strumenti per favorire riconversione produttiva e formazione del personale, aperti a tutte le aziende in crisi, la Regione come può sostenere e indirizzare l’automotive?
«I sistemi di incentivazione regionali valgono per tutti i settori, non è possibile agevolare uno anziché un altro. La policy industriale si definisce nella “S3 – Strategia di Specializzazione Intelligente – SmartPuglia2030”, che descrive i principali elementi della Strategia regionale su ricerca e innovazione per la programmazione 20212027 dei Fondi europei, tenendo conto degli orientamenti di Agenda 2030, Green Deal europeo, Next Generation EU e Pnrr».
Confindustria auspica una visione di politica industriale della Regione più chiara, che punti sulla meccatronica (anche digitale) ma eviti derive digitali
«È impensabile costruire una politica industriale in solitaria. I cambiamenti interessano lo scenario internazionale e in questo contesto ci muoviamo, anche seguendo la politica nazionale. Il ministero del Made in Italy sta lavorando per supportare l’automotive. Sarebbe riduttivo e miope parlare del livello regionale in modo distaccato dal resto».
Come valuta la politica industriale del governo?
« Non è il momento di giudicare la politica industriale nazionale, il nostro compito è chiedere nuovi sistemi incentivanti per stimolare l’industria e manutenere l’esistente».