Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La scossa dell’elettrico «Dal Gargano a Leuca 1.599 punti di ricarica»
Naso (Motus-E): ora più colonnine in hotel e villaggi
Auto elettriche, colonnine e punti di ricarica, con un focus sugli scenari collegati al Pnrr in Puglia. Francesco Naso è il segretario generale di Motus-E. Ed è proprio lui che ci aiuta ad approfondire gli argomenti testé menzionati, entrando nel dettaglio della caratterizzazione green del traffico in Puglia
Come procede l’installazione dei punti di ricarica?
«C’è una diffusione abbastanza omogenea che sta progressivamente crescendo in tutta la regione. Siamo passati dai 1.332 punti di ricarica registrati alla fine del 2022, agli attuali 1.599. In particolare, Lecce, Bari e Foggia sono le città che vantano una maggiore copertura, rispettivamente con 468, 354 e 272 punti. Ovviamente, le tratte a lunga percorrenza, cioè autostradali, sono quelle dove tendono a concentrarsi le infrastrutture più potenti, in grado di ricaricare più velocemente le batterie, proprio in considerazione del fatto che una sosta in una stazione di servizio dura, mediamente, molto meno di quella che caratterizza le abitudini quotidiane».
Quanto incidono i fondi del Pnrr sullo sviluppo infrastrutturale?
«Il Pnrr ha l’obiettivo di favorire una capillare diffusione dei punti di ricarica ad alta potenza in tutto il territorio italiano, con obiettivi ambiziosi, sia per l’ambito urbano che per quello fuori dai centri abitati, lungo la viabilità ad alto scorrimento, autostrade escluse. Sono previste solo infrastrutture per la ricarica veloce, con livelli di potenza differenziati in base al contesto, con le ricariche più veloci destinate naturalmente alle arterie ad alto scorrimento. Ad oggi, purtroppo, è stato possibile utilizzare solo in minima parte le risorse stanziate per via della mancanza dei nuovi decreti attuativi della misura, su cui auspichiamo un’accelerazione da parte del governo per non rischiare che i fondi vengano dispersi».
Quale sarà l’evoluzione del mercato dell’elettrico in Puglia?
«Molto dipende dagli incentivi all’acquisto dei veicoli che sono stati annunciati ma che ancora non sono stati messi sul commercio. Potrebbero essere un volano per la diffusione delle auto elettriche, così come per altre motorizzazioni. Anche perché sul fronte dell’offerta stiamo assistendo a una rapida evoluzione del mercato, con l’arrivo di nuovi modelli elettrici con costi competitivi».
Qualche suggerimento per migliorare la copertura territoriale?
«La Puglia è splendida. Ho avuto modo di visitarla, alla guida di veicoli elettrici. Ecco perché, anche in chiave turistica, sarebbe opportuno che sempre più strutture ricettive si dotassero di propri punti di ricarica, in grado di offrire un servizio in più ai clienti che si spostano con le auto elettriche e che amano l’ambiente».