Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Brindisi adesso tenta la rimonta La salvezza non è più un sogno

Basket, la buona gara contro Trento fa sperare nonostante l’ultimo posto in classifica

- Pasquale Caputi

Ultimo della classe con 12 punti, ma in piena lotta per la salvezza, soprattutt­o alla luce degli ultimi, positivi risultati. L’Happy Casa Brindisi tenta la rimonta per una permanenza in serie A che avrebbe del clamoroso, dopo le vicissitud­ini di una stagione iniziata male e proseguita peggio. La squadra allenata da Dragan Sakota ha vinto due degli ultimi tre incontri, trasforman­do in fattore positivo il PalaPentas­suglia. Prima il successo contro Cremona, poi quello contro Trento. E peccato che tra l’uno e l’altro ci sia stato il ko contro Varese.

Un’accelerazi­one che ha infuso fiducia nei tifosi pugliesi, non abituati a stagioni così negative. La storia recente del club parlava di coppe europee e zone alte della classifica. Tutta un’altra faccenda rispetto alle sabbie mobili della bassa quota. «Per diverse settimane – afferma Sakota – abbiamo avuto un numero incredibil­e di infortuni e problemi fisici in squadra, tanto da dover giocare anche in sette o avere tre americani fuori dalle rotazioni. È stato un momento duro ma adesso la squadra è completa, compatta e con ogni giocatore che può dare il suo contributo ai risultati del team. Stiamo cercando di migliorare in fretta e i finali di gara che abbiamo portato a casa ne sono la dimostrazi­one nell’ultimo periodo».

In effetti l’ultimo sorriso porta la firma di giocatori meno utilizzati. Tommy Laquintana, Joonas Riisma, Eric Lombardi hanno allungato la squadra e si sono rivelati decisivi, consentend­o all’Happy Casa di superare i momenti critici. L’ultimo quarto, con un’intensità difensiva a tratti clamorosa, non a caso ha fatto la differenza. Gli ospiti hanno realizzato solo 12 punti, undici in meno rispetto ai 23 dell’Happy Casa. Rimonta servita per un 89-82 che ha un solo difetto: le contempora­nee vittorie di Pesaro e Treviso, avversarie dirette nella corsa alla salvezza, che hanno vanificato l’impresa dei ragazzi di Sakota.

«Abbiamo avuto un approccio difficile – è stato il commento di Nando Marino, presidente del club – ma era plausibile, vista l’importanza della gara. Per noi d’ora in avanti saranno tutte finali, abbiamo avuto buone risposte da tutti i giocatori chiamati in causa con grande spirito di sacrificio. Dobbiamo cercare di inanellare una serie positiva per rimanere quanto più aggrappati alle speranze di salvezza, sarebbe un grande peccato salutare la serie A dopo dodici anni consecutiv­i di basket a grandi livelli. Con questa squadra e con questo allenatore da inizio campionato staremmo sicurament­e parlando di ben altri risultati e classifica».

Un rimpianto confessato in modo esplicito, ma mentre il passato non si può cambiare, una parte del futuro è nelle mani dell’Happy Casa. Brindisi nel prossimo turno sarà di scena a Scafati, serenament­e a metà della classifica, poi ospiterà Sassari, per un incontro dall’analogo coefficien­te di difficoltà. Dopo Pasqua, ecco la delicatiss­ima partita contro Treviso. A quel punto, quando mancherann­o quattro gare (Reggiana, Pistoia, Venezia e Brescia), tutte complicate, classifica alla mano, si avrà contezza di quanto possa essere fondata la speranza di salvezza. Marino e tutta l’Happy Casa ci credono. I tifosi ci sperano. E in fine dei conti non può che essere così.

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 ?? Nando Marino ?? Presidente
Nando Marino Presidente
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Dragan Sakota Coach

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