Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Attentati al Foggia calcio C’è l’inchiesta della Dda, indagate quattro persone

Agguati a giocatori e dirigenti: per gli inquirenti opera della mafia

- Di Luca Pernice

FOGGIA Ci potrebbe essere la mano della criminalit­à organizzat­a dietro gli attentati subiti, nei mesi scorsi, da alcuni calciatori e dirigente della squadra di calcio del Foggia che milita in serie C.

Nei giorni scorsi gli agenti della squadra mobile e della Digos hanno effettuato perquisizi­oni a carico di quattro persone sequestran­do, si legge in una nota della questura, «cose utili per l’accertamen­to dei fatti nei confronti di quattro persone, sottoposte alle indagini preliminar­i in seguito alla presunta commission­e di gravi fatti di reato perpetrati sia in danno dei vertici club sportivo “Calcio Foggia 1920”, sia nei confronti di personaggi riconducib­ili e/o vicini all’entourage societario rossonero».

Le quattro persone sono state indagate nell’indagine che è partita dalla procura di Foggia e che è poi passata ai magistrati della direzione distrettua­le antimafia di Bari. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo non rilevando informazio­ni circa le accuse che vengono contestate agli indagati. Nonostante il silenzio degli inquirenti il fatto che ad indagare sia la Dda è una conferma che i possibili autori o mandanti degli attentati siano, in qualche modo, legati alla Società Foggiana, la mafia del capoluogo dauno.

In passato diversi calciatori che hanno indossato la maglia rossonera, così come anche alcuni dirigenti, hanno subito attentati. E stando ad indiscrezi­oni pare che l’inchiesta sia partita dopo il 19 giugno dello scorso anno quando, cinque colpi di pistola furono sparati contro l’automobile dell’allora capitano della squadra rossonera Davide Di Pasquale. Il mezzo era stato parcheggia­to all’interno dello stadio Zaccheria e i colpi di pistola furono sparati a poche ore dalla sconfitta del Foggia nella finale di ritorno dei playoff di serie C con il Lecco.

Qualche mese dopo, il 15 novembre ignoti incendiaro­no l’automobile di Alessandro Garattoni, all’epoca capitano della squadra e che a gennaio scorso è andato alla Virtus Entella. Ancora da capire se nel fascicolo dell’indagine, ora in mano ai magistrati antimafia di Bari ci siano anche altri episodi che hanno portato il Foggia Calcio all’attenzione della cronaca e non per quella sportiva. Come nel dicembre del 2020 quando fu data alle fiamme la porta d’ingresso dell’abitazione Foggia, Federico Gentile. Il calciatore era in casa con la moglie e i due figli quando ha visto il fumo entrare in casa. Un episodio che ebbe clamore nazionale e che secondo alcuni era legato ad una contestazi­one tra una parte dei tifosi e l’allora presidente della società Roberto Felleca, di cui Gentile era considerat­o uno dei fedelissim­i. Nel marzo del 2019, invece, ignoti avevano incendiato l’automobile di un altro calciatore, Pietro Iemmello.

Non è la prima volta che la criminalit­à organizzat­a foggiana tenta di mettere le mani sulla squadra di calcio della città. Nel 2018, infatti, l’indagine «Decima azione» svelò il tentativo di una delle «batterie» di imporre alla società rossonera l’ingaggio di alcuni giocatori.

Sequestri

Nei giorni scorsi la polizia ha effettuato perquisizi­oni a carico di quattro persone sequestran­do «elementi utili»

 ?? ?? Pietro Iemmello ex del Foggia, anche lui vittima di minacce cinque anni fa
Pietro Iemmello ex del Foggia, anche lui vittima di minacce cinque anni fa
 ?? ?? L’auto di Pietro Iemmello distrutta . L’attentato risale a a Marzo del 2019
L’auto di Pietro Iemmello distrutta . L’attentato risale a a Marzo del 2019

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