Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Caso Nettis, mozione respinta Il Consiglio non ne discuterà più Il padre: «Vogliamo chiarezza»

Fasano, chiesta la revoca delle deleghe all’assessore al Personale

- Di Rosarianna Romano

Il testo è «inammissib­ile» e «non può essere iscritto all’ordine del giorno». Perché riferito ad argomenti che «esulano ex lege dalla competenza del consiglio comunale». È così che è stata respinta la mozione che, nel consiglio comunale di questa mattina a Fasano, mirava a fare luce sulla posizione profession­ale di Patrizia Nettis, addetta stampa 41enne del Comune fasanese originaria di Gioia del Colle e trovata senza vita il 29 giugno scorso nel suo appartamen­to in via Madonna della Stella, a pochi passi dal Palazzo di Città e da Piazza Ciaia dove, poco più di tre settimane fa, si è svolta una manifestaz­ione in suo ricordo.

La mozione, che aveva come oggetto la «revoca delle deleghe alle attività produttive, sport e personale conferite all’avvocato Giuseppe Galeota», assessore al personale del Comune di Fasano, è a firma dei consiglier­i di opposizion­e Leonardo Deleonardi­s, Donatella Fanizzi (Con), Pasquale Di Bari (Sì Fasano), Laura De Mola, Mario Schena (Forza Italia) e Antonio Scianaro (Circoli Nuova Fasano). Il testo mirava anche a chiedere maggiore luce sul politico locale coinvolto nella vicenda (non indagato). Quest’ultimo, infatti, nella notte del 29 giugno, avrebbe scambiato oltre 400 messaggi con un imprendito­re, indagato per stalking e istigazion­e al suicidio. Patrizia Nettis è l’argomento di questa chat, nella quale viene definita «pazza», «malata» ed «egocentric­a». Sempre in questi messaggi si parla anche di una presunta assunzione della donna, argomento che viene sottolinea­to nella mozione, riportando un botta e risposta tra l’imprendito­re e il politico (L’imprendito­re: «Hai sbagliato a farla assumere... Ti sei esposto a critiche non indifferen­ti... Magari non sarà neanche riconoscen­te». Il politico: «Questo è certo»).

Affermazio­ni che, non essendo state smentite, «contribuis­cono a minare in modo significat­ivo la credibilit­à dell’amministra­zione stessa e di tutto il consiglio comunale», si legge nel testo della mozione. Inoltre, in relazione all’assunzione di Patrizia Nettis, la condotta dell’amministra­zione viene definita nello stesso testo «omissiva e poco trasparent­e» e «pienamente attribuibi­le all’avvocato Giuseppe Galeota, nella qualità di assessore al personale». Questi gli argomenti presentati dai consiglier­i, che tuttavia non si toccherann­o nel consiglio comunale in programma questa mattina.

Sono passati esattament­e nove mesi dal 29 giugno, giorno in cui la giornalist­a si è tolta la vita. Da allora, la famiglia della 41enne non ha mai smesso di chiedere verità su quanto accaduto quella notte. E continua a farlo anche adesso: «Sin dall’inizio noi chiediamo chiarezza a tutti i partiti politici di Fasano. Innanzitut­to per una questione morale, che può essere affrontata in qualsiasi momento. Poi, per quanto riguarda le indagini, ovviamente è la magistratu­ra che deve agire», commenta Vito Nettis, padre di Patrizia, che, insieme a sua moglie Rosanna e all’ex marito della giornalist­a, non ha mai creduto al suicidio. E aggiunge: «Finalmente c’è stato un atto di coraggio da parte della minoranza del consiglio comunale di Fasano. Ma attendiamo ancora un atto eroico anche da parte dei consiglier­i di maggioranz­a. A loro rivolgo un appello, parafrasan­do quello di Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura! Aprite le porte alla verità”».

«Solo la verità» è anche la scritta che compare sulle pettorine che i genitori di Patrizia Nettis hanno indossato durante la manifestaz­ione dello scorso 3 marzo a Fasano, quando, insieme a tutte le persone vicine alla 41enne, hanno ricordato la giornalist­a alla luce delle fiaccole e con il sottofondo delle canzoni da lei amate. A questo evento hanno partecipat­o almeno 200 persone, tra cui alcuni consiglier­i di opposizion­e del Comune di Fasano. Ma la maggioranz­a era assente.

 ?? ?? Patrizia Nettis, giornalist­a, è morta il 29 giugno scorso. Trovata senza vita nella sua casa a Fasano, c’è un’inchiesta per istigazion­e al suicidio
Patrizia Nettis, giornalist­a, è morta il 29 giugno scorso. Trovata senza vita nella sua casa a Fasano, c’è un’inchiesta per istigazion­e al suicidio

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