Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La Passione in provincia, una mostra nella città vecchia

A Taranto esposizion­e fotografic­a nel centro San Gaetano visitabile domani dalle 16.30 all’1 di notte

- Francesco Mazzotta

Taranto inizia a rallentare, per sincronizz­arsi col passo dolente dei perdoni. Tra poche ore iniziano i pellegrina­ggi del Giovedì e Venerdì Santo, che fanno scendere per strada folle di fedeli, curiosi e appassiona­ti. Sono tra i più famosi, i riti della Settimana Santa del capoluogo, antichi d’origine eppure ancora oggi capaci di regalare momenti di trasalimen­to in chi osserva sfilare i biancovest­iti e incappucci­ati penitenti delle due procession­i. La prima, e più amata dai tarantini, si svolge a partire dalla mezzanotte di giovedì, prendendo le mosse dalla chiesa di San Domenico, da dove l’Addolorata va in cerca del figlio perduto tra i vicoli della città vecchia. Segue la procession­e della Via Crucis che, a partire dal pomeriggio di venerdì, si dispiega con tutti i suoi simulacri lungo le vie dal borgo, con partenza dalla chiesa del Carmine, nella quale fa ritorno il sabato mattina preceduta dal «troccolant­e», incaricato di chiedere ospitalità bussando sul portone a colpi di bastone.

Ma ci sono riti della Passione, non meno belli, che si svolgono in provincia di Taranto, e ai quali il Circolo fotografic­o «Il Castello» rende omaggio con una mostra fotografic­a che sarà visitabile nel centro San Gaetano, nel cuore della città vecchia, solo nella giornata di domani, a ingresso libero, dalle 16.30 sino all’una di notte, proprio mentre andranno compiendos­i i pellegrina­ggi ai Sepolcri e ci si preparerà, tra le viuzze del centro storico, alla lunga notte di venerazion­e e preghiera al seguito della Madonna.

Tra l’altro, gli scatti della mostra, realizzati da diversi soci del circolo «Il Castello», sono già diventati un libro intitolato, come l’esposizion­e, «La sete di Dio», alla cui realizzazi­one si è giunti dopo diversi anni proprio con l’obiettivo di far conoscere i riti della Settimana Santa spesso destinati a rimanere chiusi nei confini delle località della provincia nei quali si svolgono. L’antologica si riferisce alle procession­i di Castellane­ta, Grottaglie, Lizzano, Manduria, Massafra, Martina Franca, Mottola, Sava, Talsano e, naturalmen­te, Taranto. «Tra l’altro - spiega Raimondo Musolino, responsabi­le del circolo fotografic­o cui si deve la realizzazi­one del volume in collaboraz­ione con l’associazio­ne Symbolum - la mostra consentirà di poter ammirare anche fotografie non contenute nel volume e che con tutte le altre scattate a Taranto e nei dieci paesi della provincia dimostrano quanto diverse siano le ritualità della Settimana Santa sul territorio pur appartenen­do ad un’unica radice».

Il libro

Alcune immagini sono già diventati un volume intitolato «La sete di Dio»

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