Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La Passione in provincia, una mostra nella città vecchia
A Taranto esposizione fotografica nel centro San Gaetano visitabile domani dalle 16.30 all’1 di notte
Taranto inizia a rallentare, per sincronizzarsi col passo dolente dei perdoni. Tra poche ore iniziano i pellegrinaggi del Giovedì e Venerdì Santo, che fanno scendere per strada folle di fedeli, curiosi e appassionati. Sono tra i più famosi, i riti della Settimana Santa del capoluogo, antichi d’origine eppure ancora oggi capaci di regalare momenti di trasalimento in chi osserva sfilare i biancovestiti e incappucciati penitenti delle due processioni. La prima, e più amata dai tarantini, si svolge a partire dalla mezzanotte di giovedì, prendendo le mosse dalla chiesa di San Domenico, da dove l’Addolorata va in cerca del figlio perduto tra i vicoli della città vecchia. Segue la processione della Via Crucis che, a partire dal pomeriggio di venerdì, si dispiega con tutti i suoi simulacri lungo le vie dal borgo, con partenza dalla chiesa del Carmine, nella quale fa ritorno il sabato mattina preceduta dal «troccolante», incaricato di chiedere ospitalità bussando sul portone a colpi di bastone.
Ma ci sono riti della Passione, non meno belli, che si svolgono in provincia di Taranto, e ai quali il Circolo fotografico «Il Castello» rende omaggio con una mostra fotografica che sarà visitabile nel centro San Gaetano, nel cuore della città vecchia, solo nella giornata di domani, a ingresso libero, dalle 16.30 sino all’una di notte, proprio mentre andranno compiendosi i pellegrinaggi ai Sepolcri e ci si preparerà, tra le viuzze del centro storico, alla lunga notte di venerazione e preghiera al seguito della Madonna.
Tra l’altro, gli scatti della mostra, realizzati da diversi soci del circolo «Il Castello», sono già diventati un libro intitolato, come l’esposizione, «La sete di Dio», alla cui realizzazione si è giunti dopo diversi anni proprio con l’obiettivo di far conoscere i riti della Settimana Santa spesso destinati a rimanere chiusi nei confini delle località della provincia nei quali si svolgono. L’antologica si riferisce alle processioni di Castellaneta, Grottaglie, Lizzano, Manduria, Massafra, Martina Franca, Mottola, Sava, Talsano e, naturalmente, Taranto. «Tra l’altro - spiega Raimondo Musolino, responsabile del circolo fotografico cui si deve la realizzazione del volume in collaborazione con l’associazione Symbolum - la mostra consentirà di poter ammirare anche fotografie non contenute nel volume e che con tutte le altre scattate a Taranto e nei dieci paesi della provincia dimostrano quanto diverse siano le ritualità della Settimana Santa sul territorio pur appartenendo ad un’unica radice».
Il libro
Alcune immagini sono già diventati un volume intitolato «La sete di Dio»