Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lecce ha il suo nuovissimo «Festival di Pasqua»
Ludovica Rana chiama a raccolta i giovani talenti del concertismo internazionale
Trio, quartetto, quintetto, ensemble d’archi: soluzioni d’organico per musica da camera lungo un weekend a Lecce davvero speciale. All’ex Convitto Palmieri, nella sala convegni Teatrino, da domani sino a domenica si tiene la prima edizione del Festival di Pasqua, nuova creatura dell’associazione Opera Prima che già organizza d’estate Classiche Forme con la direzione artistica di Beatrice Rana, la pianista salentina ai vertici del concertismo internazionale, fresca di pubblicazione Warner dedicata a Chopin e Beethoven. Ha un grande talento anche sua sorella Ludovica, violoncellista in ascesa cui si deve l’ideazione e il coordinamento del Festival di Pasqua, che dentro suggestioni salisburghesi sposa la stessa formula di Classiche Forme riunendo in un cenacolo artistico, sotto lo slogan «La musica da camera è giovane», alcune tra le migliori espressioni della nuova generazione di interpreti.
Un collettivo di musicisti, in molti casi già affermati sulle scene internazionali, chiamati a comporre un ensemble a organico variabile con cui infilare dentro una collana musicale una serie di perle del repertorio da camera dell’Ottocento, di Mendelssohn, Ciajkovskij, Brahms, Dvorak ed Elgar con un focus sulla Serenata. Con la stessa Ludovica Rana ci saranno anche i musicisti del Quartetto Adorno, Edoardo Zosi e Liù Pelliciari ai violini, Benedetta Bucci alla viola, Stefano Cerrato al violoncello, oltre ai violinisti Gabriele Ceci e Riccardo Zamuner, al violista Lorenzo Lombardo, alla pianista Maddalena Giacopuzzi e ad alcuni talenti del Conservatorio di Bari, il contrabbassista Angelo Santo Loisi, i violinisti Francesco Paolo D’Alessandro e Ludovica Fanelli, la violista Chavély Suarez Pérez e la violoncellista Cosmaola Nitti.
Atteso un ospite d’eccezione, Calogero Palermo, primo clarinetto dell’Orchestra del
Concertgebouw di Amsterdam che nella sua gloriosa storia ha avuto, tra i tanti direttori, Bruno Walter, Riccardo Chailly e Daniele Gatti. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 19.30.
Il programma della prima serata spazia dal Trio per pianoforte n. 1 op. 40 di Mendelssohn alla Serenata per archi op. 22 di Dvorak, autore che sarà anche al centro della seconda serata con il Quartetto per archi n. 12 op. 96 «Americano». Un’altra Serenata, quella per archi op. 20 di Edward Elgar, farà da gancio col Quintetto per clarinetto e archi di Brahms, autore che tornerà nell’ultima serata con il Quintetto per pianoforte e archi op. 34, cui verrà combinata la Serenata per archi op. 48 di Ciajkovskij.