Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Niente stop ai lavori, Montegrosso resterà isolata
Andria, la Provincia gela Confindustria e conferma la chiusura dello svincolo. Sotto accusa la Regione
Il presidente della Provincia Bat, Bernardo Lodispoto, non ci sta ad essere additato come inerte rispetto alla controversa vicenda della chiusura dello svincolo per Montegrosso, che renderebbe accessibile la borgata andriese soltanto da alcune strade secondarie e difficilmente percorribili. La questione è spinosa e difficilmente risolvibile, almeno nell’immediato. «Da tempo stiamo lavorando per evitare che il borgo di Montegrosso rimanga isolato. Da un anno mezzo abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione cui vanno aggiunti due milioni da noi già stanziati. La risposta della Regione non è al momento positiva anche se ci sono arrivate rassicurazioni su un prossimo stanziamento di 10 milioni di fondi per lo sviluppo e coesione. A tutto questo va aggiunto che ci siamo anche attivati per rendere raggiungibile Canosa da Minervino Murge con dei sopralluoghi già avvenuti», spiega il presidente della Bat.
Fermare i lavori o lasciare la rotatoria che consente l’accesso alla borgata non è una soluzione fattibile secondo Lodispoto. «Avevamo ascoltato e accolto le proposte del Comune di Andria per una viabilità alternativa, ma quella rotonda va tolta per il collaudo. Ci sono responsabilità penali per il dirigente, l’impresa e il sottoscritto con le quali bisogna fare i conti. Solo successivamente potremo valutare le altre soluzioni», ricorda il presidente. La tensione rimane alta. Gli abitanti della borgata e quanti hanno investito sul territorio con le proprie imprese sono preoccupati del danno che la chiusura dello svincolo potrebbe arrecare. Si teme persino che la chiusura della via principale di accesso possa costituire un impedimento per l’eventuale arrivo di mezzi di soccorso. Alla protesta si è aggiunto anche il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana.
Lodispoto respinge al mittente le accuse dei consiglieri di centrodestra contro la Provincia e definisce «ennesimo atto di sciacallaggio politico» nei suoi confronti l’annuncio dei consiglieri di partecipare alla mobilitazione prevista per il 2 maggio, giorno in cui si dovrebbe aprire il cantiere per smantellamento della rotatoria. «La situazione è il frutto di dieci anni di disastri del centrodestra cui noi siamo costretti a far fronte», protesta Lodispoto, già bersaglio di dure critiche in merito allo stato della provinciale 2 nel tratto di Canosa, teatro di diversi incidenti stradali anche mortali. Ieri, intanto, sono cominciati i lavori, per un importo di 150 mila euro, sulla strada provinciale 2 che collega Andria a Canosa per la messa in sicurezza del cantiere. Nei prossimi giorni, fanno sapere dalla Provincia Bat, saranno effettuati lavori urgenti di rifacimento del manto stradale per un chilometro, dal km 68 al km 69, attualmente dissestato.