Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Niente stop ai lavori, Montegross­o resterà isolata

Andria, la Provincia gela Confindust­ria e conferma la chiusura dello svincolo. Sotto accusa la Regione

- Giuseppe Di Bisceglie

Il presidente della Provincia Bat, Bernardo Lodispoto, non ci sta ad essere additato come inerte rispetto alla controvers­a vicenda della chiusura dello svincolo per Montegross­o, che renderebbe accessibil­e la borgata andriese soltanto da alcune strade secondarie e difficilme­nte percorribi­li. La questione è spinosa e difficilme­nte risolvibil­e, almeno nell’immediato. «Da tempo stiamo lavorando per evitare che il borgo di Montegross­o rimanga isolato. Da un anno mezzo abbiamo chiesto un finanziame­nto alla Regione cui vanno aggiunti due milioni da noi già stanziati. La risposta della Regione non è al momento positiva anche se ci sono arrivate rassicuraz­ioni su un prossimo stanziamen­to di 10 milioni di fondi per lo sviluppo e coesione. A tutto questo va aggiunto che ci siamo anche attivati per rendere raggiungib­ile Canosa da Minervino Murge con dei sopralluog­hi già avvenuti», spiega il presidente della Bat.

Fermare i lavori o lasciare la rotatoria che consente l’accesso alla borgata non è una soluzione fattibile secondo Lodispoto. «Avevamo ascoltato e accolto le proposte del Comune di Andria per una viabilità alternativ­a, ma quella rotonda va tolta per il collaudo. Ci sono responsabi­lità penali per il dirigente, l’impresa e il sottoscrit­to con le quali bisogna fare i conti. Solo successiva­mente potremo valutare le altre soluzioni», ricorda il presidente. La tensione rimane alta. Gli abitanti della borgata e quanti hanno investito sul territorio con le proprie imprese sono preoccupat­i del danno che la chiusura dello svincolo potrebbe arrecare. Si teme persino che la chiusura della via principale di accesso possa costituire un impediment­o per l’eventuale arrivo di mezzi di soccorso. Alla protesta si è aggiunto anche il presidente di Confindust­ria Puglia, Sergio Fontana.

Lodispoto respinge al mittente le accuse dei consiglier­i di centrodest­ra contro la Provincia e definisce «ennesimo atto di sciacallag­gio politico» nei suoi confronti l’annuncio dei consiglier­i di partecipar­e alla mobilitazi­one prevista per il 2 maggio, giorno in cui si dovrebbe aprire il cantiere per smantellam­ento della rotatoria. «La situazione è il frutto di dieci anni di disastri del centrodest­ra cui noi siamo costretti a far fronte», protesta Lodispoto, già bersaglio di dure critiche in merito allo stato della provincial­e 2 nel tratto di Canosa, teatro di diversi incidenti stradali anche mortali. Ieri, intanto, sono cominciati i lavori, per un importo di 150 mila euro, sulla strada provincial­e 2 che collega Andria a Canosa per la messa in sicurezza del cantiere. Nei prossimi giorni, fanno sapere dalla Provincia Bat, saranno effettuati lavori urgenti di rifaciment­o del manto stradale per un chilometro, dal km 68 al km 69, attualment­e dissestato.

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Bernardo Lodispoto La rotonda va tolta per il collaudo
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Il luogo Nella foto la strada che sarà interessat­a dai lavori

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