Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Chef del Mediterraneo, insieme per sancire il legame con il mare
Èla Puglia, avamposto verso i Paesi del Sud del Mondo, a vedere la nascita dell’associazione Chef del Mediterraneo. La presentazione ufficiale del collettivo avverrà il 2 maggio a Foggia nella sala della Ruota di Palazzo Dogana alle 11. «L’avventura deve partire dal tema dell’amicizia tra cuochi, così come in effetti è stato, ma lo scopo deve essere affermare l’amore per il nostro mare, per la nostra identità», spiega Domenico Cilenti, lo chef del ristorante stellato Porta di Basso a Peschici, tra i promotori di questo progetto di condivisione.
«Oggi - continua - vogliamo portare più attenzione verso questo territorio che, pur costituendo una destinazione turistica importante in tutta la Puglia, dal punto di vista gastronomico e a livello culinario è stato un po’ emarginato». Ed è proprio dalla provincia di Foggia che parte il lavoro dell’associazione tra cuochi che ad oggi al fianco di Cilenti vede l’impegno come vice presidente di Gegè Mangano de Li Jalantuùmene di Monte Sant’Angelo, e annovera tra i suoi fondatori nomi di spicco del panorama gastronomico locale e regionale come Peppe Zullo di Orsara di Puglia, Leonardo Vescera del Capriccio di Vieste, Nazario Biscotti delle Antiche Sere a Lesina e Pascal Barbato, panificatore di San Marco in Lamis.
«Il nostro obiettivo – prosegue lo chef Cilenti – è costruire una rete importante tra cuochi e territorio, una rete operativa da cui tutti possano attingere e nella quale possano nascere tavoli di confronto operativo. Dobbiamo divulgare l’importanza della biodiversità. E qui in provincia di Foggia ci riteniamo molto fortunati perché in un territorio ristretto si passa facilmente da una importante biodiversità marina e lagunare fino alla foresta. Un territorio variegato, insomma, una grande ricchezza culturale e gastronomica. Ed è proprio da qui che siamo voluti partire, dal Gargano, un’area sicuramente conosciuta ma difficile da raggiungere».
Ad oggi il collettivo comprende anche cuochi del Molise e dell’Abruzzo, «ma vogliamo coinvolgere chi lavora nel Mediterraneo, da Uliassi e Cedroni, sino ai colleghi che fanno parte delle associazioni internazionali di Chic e Jre».