Economia e Giurisprudenza: la contesa
Dipartimenti: sfida per la direzione. Andreaus incalza Gios, Lugaresi contro Nesi
Doppia sfida in seno all’Università degli studi di Trento: la partita riguarda i due dipartimenti di Giurisprudenza ed Economia. In ballo la direzione. Per Via Verdi si sfidano Nicola Lugaresi (che due giorni fa ha inviato una lettera a docenti, studenti e personale tecnico) e Giuseppe Nesi. Via Inama: si sceglierà tra Michele Andreaus e Geremia Gios. Il voto è previsto per mercoledì prossimo, il 23 settembre.
TRENTO Non più tardi di due giorni fa ha inviato a studenti, docenti e personale tecnico una lettera aperta. Una lunga riflessione sentita, ricca d’affetto verso una facoltà, Giurisprudenza, in cui insegna da anni (quindici, per la precisione). «Vorrei soffermarmi anche su ciò che mi sembra mancare — ha scritto Nicola Lugaresi —. Confronto, discussione e anche dissenso, la circolazione e il coraggio delle idee, la fiducia e il rispetto reciproci, stimoli, fantasia, vivacità e spontaneità. E qualche sorriso». Ancora: senso di comunità. Ieri, all’indomani della clausura del dipartimento in cui tra le altre cose s’è discusso delle imminenti elezioni, Lugaresi ha deciso di candidarsi per la carica di direttore per evitare la formula del candidato unico.
L’appuntamento alle urne è vicino: si vota mercoledì prossimo e a ripresentarsi ci sarà anche Giuseppe Nesi così come emerso, appunto, dal consesso di Giurisprudenza di mercoledì.
Ci sono dei cavilli tecnici da capire. Per ricoprire la carica di direttore, da regolamento, è necessario essere docenti di prima fascia. Una limitazione rispetto allo statuto pre-delega e pre-riforma Gelmini, si dirà. A ogni modo Lugaresi, docente associato, non s’è soffermato sui formalismi. Le sue motivazioni sono d’interesse generale e non particolare. «Ci ho riflettuto a fondo — ha scritto ai colleghi —. Speravo, come ho espresso le mie idee nella lettera aperta che ho spedito e pubblicato l’altro ieri, che quest’anno non ci fosse la candidatura unica per la carica, ma dopo la “clausura” di ieri ho capito che non ci saranno altri candidati. Non questa volta, e forse mai». L’ennesima corsa solitaria, ovvero con Giuseppe Nesi quale candidato unico, poco affine alle prassi del pluralismo d’opinione.
«Il metodo della candidatura unica individuata attraverso consultazioni tra pochi, al di fuori degli organi statutari e di discussioni condivise (il riferimento è alla riunione definita “clausura”, ndr), è stato ufficializzato ieri con orgoglio: capisco, rispetto, ma certo non condivido. Fare il preside non è mai stata una mia ambizione, ma se devo candidarmi per esrie sere coerente con le mie idee e con le mie speranze, lo farò. Anzi, lo faccio».
Ecco, allora, la candidatura e l’annuncio, ancora una volta, condiviso (via mail, sul suo blog, sul forum d’ateneo). «Purtroppo — ha ribadito Lugaresi — ho poco tempo per presentare un programma, ma cercherò di pubblicare una se- di proposte coerenti, che esporrò compiutamente il 23 settembre al collegio elettorale. Se volete potete mandarmi proposte. Le inserirò nel mio programma.
Sul tema è intervenuta anche l’Unione degli universitari, ferma nello stigmatizzare l’istituto della clausura quale metodo per definire un candidato unico. «Questa situazione — scrive l’Udu — rappresenta il fallimento della missione formativa della facoltà che più di tutte dovrebbe educare alla democrazia, alla trasparenza e, in particolare, all’importanza delle sedi e degli organi istituzionali come luogo di formazione della volontà attraverso il dialogo».
Sempre mercoledì, il 23 settembre, anche il dipartimento di Economia andrà alle urne. Michele Andreaus e Geremia Gios sono gli alfieri del dipartimento. Lo stesso giorno, verranno eletti i direttori di Ingegneria industriale, Fisica, Lettere e Filosofia. Il 28 toccherà a Ingegneria e scienze dell’informazione (Disi), Ingegneria civile e meccanica (Dicam).