METEOROLOGIA TRA DUE ANNI CORSO DI LAUREA
Il rettore presenta il festival assieme a Zardi e Valduga. In ottobre l’evento con esperti e aziende
«Il corso di laurea in Meteorologia partirà tra due anni». Ad annunciarlo è il rettore Paolo Collini. A ottobre, intanto, a Rovereto si terrà il primo festival dedicato alle previsioni meteo. Battiston interverrà il 17 e risponderà alla domanda: «Come si diventa previsori?».
Che tempo farà domani? Una domanda banale, che però necessita, per una risposta corretta, di profonde conoscenze di fisica e chimica. Proprio alla meteorologia l’università di Trento e il Comune di Rovereto dedicano un intero festival, il primo in Italia, che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 ottobre nella Città della Quercia.
«Si tratta di un festival, quindi abbiamo pensato a un evento variegato e non fatto solo di una serie di relazioni» ha spiegato Dino Zardi, docente di ingegneria all’Università di Trento e responsabile scientifico della manifestazione. La due giorni roveretana si snoderà infatti tra conferenze, approfondimenti e dibattiti con alcuni tra i principali protagonisti della ricerca in campo meteorologico. «Con il “Festivalmeteorologia” — prosegue Zardi — vogliamo proporre un contributo alla diffusione e al consolidamento di una cultura meteorologica di base, sempre più necessaria per poter comprendere e interpretare la mole di informazioni meteorologiche quotidianamente diffusa dai vari mezzi di comunicazione. In questo senso il Festival sarà un’occasione unica per favorire l’incontro tra le diverse realtà della meteorologia italiana». Alla manifestazione parteciperanno infatti non solo esperti istituzionali e del mondo della ricerca ma anche imprenditori impegnati nello sviluppo di servizi e nuovi strumenti. Tra gli ospiti più attesi, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, presente sabato alle 15, e il meteorologo de La7 Paolo Sottocorona, che chiuderà l’evento con l’intervento «Comunicare le previsioni meteorologiche a un pubblico televisivo».
Zardi ha spiegato che «la spina dorsale» del Festivalmeteorologia è rappresentato dagli interventi degli esperti nazionali che si alterneranno all’auditorium Melotti nel corso della due giorni, durante la quale sarà però possibile visitare anche gli stand delle dodici aziende che parteciperanno all’evento. Venerdì, il primo giorno, ad aprire la manifestazione sarà l’intervento del colonnello Carmelo Gambuzza del servizio meteorologico dell’aeronautica militare. Successivamente, fino al tardo pomeriggio, si affronteranno i temi de «La meteorologia nei servizi per la tutela dell’ambiente e della sicurezza», della meteorologia nel privato, delle sfide della meteorologia di domani.
La giornata di sabato invece si aprirà parlando di «Come si diventa meteorologo?». Zardi ha infatti spiegato che «in Italia la formazione a livello superiore è piuttosto carente» tanto che, al contrario di molti altri Paesi, «non esiste una laurea in meteorologia». Non ancora, sarebbe il caso di dire, perché il rettore dell’ateno trentino Paolo Collini ha annunciato l’imminente nascita di un corso di laurea magistrale in collaborazione con l’Università di Innsbruck. «L’attivazione richiede l’accreditamento e il superamento di diversi vincoli di tipo normativo — ha detto Collini —. Tuttavia la mia idea è che il progetto andrà a compimento entro 24 mesi». Il rettore ha poi sottolineato che «il tema è al centro della nostra agenda da tempo» viste le «molteplici connessioni che ha con altri settori, come ad esempio l’agricoltura».
Un evento destinato ad attrarre numerosi appassionati, che il sindaco di Rovereto Francesco Valduga auspica possa essere «solo il primo di una lunga serie». «Aderiamo perché Rovereto vuole essere la città della formazione — ha spiegato —. Inoltre apprezziamo lo sforzo di mettere la ricerca scientifica, già importante di per sé, a disposizione del territorio».
La kermesse Atteso Battiston Sabato 17 si parlerà di «Come si diventa previsori?»