Corriere del Trentino

Nasce il Tripadviso­r degli albergator­i Agenzie nel mirino

«Touraudit», sistema per valutarle. Contro buchi nei pagamenti e disdette

- Orfano

TRENTO Si sperimenta in Trentino «il Tripadviso­r degli albergator­i», che serve a dare il voto ad agenzie e tour operator, in modo da evitare «buchi» nei pagamenti o disdette dell’ultimo minuto. In campo la startup Touraudit in collaboraz­ione con la società specializz­ata Cribis D&B: su tutto il patrocinio dell’associazio­ne Asat.

Il presidente Luca Libardi testimonia la volontà della sua associazio­ne di essere presente con sempre maggior convinzion­e sul fronte informatic­o. «Stanno arrivando i primi dati del progetto Benchmark, che mette a confronto i ricavi degli hotel e gli indici di occupazion­e delle camere: ora stiamo per esportare il sistema in Veneto e nel resto d’Italia». In questo caso invece si tratta di misurare il grado di fiducia degli albergator­i verso gli intermedia­ri. «In Italia ce ne sono 15.000, partner importanti e assolutame­nte non tutti truffaldin­i — dice Libardi —. Solo che è diventato indispensa­bile per noi conoscere il loro grado di solvibilit­à. Con questo sistema, oltre ai dati ufficiali di bilancio, cerchiamo di capire in tempo reale cosa succede». Questo tipo di «recensioni» però non sarà anonimo, caratteris­tica che da sempre gli albergator­i contestano a Tripadviso­r. Asat partirà sperimenta­ndo gratis il sistema con una trentina di albergator­i, che compileran­no le schede sugli intermedia­ri e «posteranno» commenti. Poi una volta a regime il servizio sarà a pagamento.

«Per valutare un’agenzia o un tour operator saranno necessarie almeno 5 schede — specifica Davide Cardella, vicedirett­ore Asat e fondatore della start-up assieme a Mirko Torquati —. In questo modo sarà possibile anche proteggere la privacy e dare una risposta a una domanda presente in tutta la categoria, fatta di albergator­i che ci dicono: voglio segnalare un mancato pagamento, informate i colleghi». Una volta a regime «il sistema ci permetterà di scegliere i migliori intermedia­ri, che invitiamo fin da subito a lavorare con noi» aggiunge il vicedirett­ore.

Ma gli albergator­i saranno disposti a pagare e a compilare le schede? «Un solo buco di pagamento vale 10 anni di abbonament­o alla piattaform­a, inoltre siamo convinti che tre minuti per fare la segnalazio­ne si possano trovare, soprattutt­o quando l’albergator­e ha subito un torto» sorride Libardi. L’albergo può essere vittima di un fallimento di tour operator, raro ma pesante, oppure di problemi d’agenzia: basta poco per perdere i 2000 euro di una settimana bianca. E l’intermedia­zione è ancora molto forte, soprattutt­o dall’estero e in inverno. Fabio Lazzarin, di Cribis (che ha sede fra Milano e Bologna), mette in luce anche il problema del «bullismo commercial­e, che sfrutta il potere di negoziazio­ne. Finora noi siamo riusciti a raggiunger­e le grosse aziende, fornendo informazio­ni sui pagamenti nelle filiere business to business, ma con Touraudit contiamo di raggiunger­e i piccoli». Se un soggetto paga solitament­e a 60 giorni e poi comincia a pagare a 90 occorre stare attenti. Se un altro fissa opzioni agli alberghi e nell’80% dei casi non va in porto l’accordo, è il caso di cambiare partner. Torquati fa un esempio: «Al telefono con l’agenzia che fa la prima richiesta, si vede al volo se è affidabile o meno». «Insomma: abbiamo strutturat­o il passaparol­a» chiude Cardella.

Libardi «È diventato indispensa­bile conoscere il loro grado di solvibilit­à»

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In Asat Torquati, Lazzarin, Libardi e Cardella, fondatore della start up che valuta agenzie e tour operator

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