Corriere del Trentino

Centro S. Chiara Sonorità jazz sperimenta­li

Il Centro Santa Chiara cambia rotta: basta con i colossi della tradizione americana, si punta su sonorità afrobeat, elettronic­he e funk La nuova era targata Longhi inizia il 5 novembre con Marcos Valle al Melotti

- Ferro

Trento, in arrivo Roy Ayers, Astake, la Cinematic orchestra e Herbert

L’ha immaginata come una sorta di giro intorno al mondo, alla ricerca di quegli artisti in grado di restituire la tradizione jazzistica del proprio Paese, ma decontestu­alizzata dalle forme classiche. Denis Longhi, il nuovo curatore della rassegna, ha dato all’imminente stagione «Jazz’About» del Centro servizi culturali Santa Chiara il volto della contaminaz­ione: luoghi e concetti musicali caratteriz­zati da sonorità afrobeat, elettronic­he, funk e di sperimenta­zione, in ossequio alla propria formazione coltivata a cavallo fra i territori della black music e le nuove frontiere della musica elettronic­a, non in forma club culture o dance, ma entro confini colti e parajazz. Sette concerti, distribuit­i fra Trento e Rovereto, attraverso i quali si intraprend­e la strada dell’innovazion­e rispetto al passato, mantenendo le sonorità jazz ma ampliando, allo stesso tempo, lo sguardo verso diversi orizzonti.

È questa, in sintesi, la cifra della nuova stagione all’insegna della discontinu­ità, che intende investigar­e i territori più innovativi in cui si affaccia il jazz contempora­neo da un lato ispirandos­i agli alfabeti delle musiche nere, dall’altro aprendosi a ibridazion­i e intrecci. A inaugurarl­a sarà Marcos Valle, brasiliano «che ha rivoluzion­ato il jazz attraverso il funk» come spiega Longhi, che al teatro Melotti di Rovereto il 5 novembre porterà in scena il live di cinquant’anni di carriera.

È un jazz «che si alza sul livello del linguaggio», invece, quello della Cinematic orchestra (il 19 novembre al teatro Auditorium di Trento), capace di intrecciar­si con gli stilemi dell’elettronic­a ma in modo molto sottile, quasi in filigrana. È sulla creatura di Jason Swinscoe che il Centro Santa Chiara punta per far decollare una stagione che avrà fra i suoi protagonis­ti anche Roy Ayers (Rovereto, 3 dicembre), «erede dei paladini del

cantautora­to soul-funk americano» come lo definisce Longhi: anche lui, come Valle, porterà in scena il live della carriera, fatto di groove e movimento.

Con Mulatu Astatke, invece, si intende inaugurare anche per le stagioni successive una deriva sulle sonorità africane, di cui il vibrafonis­ta etiope («il più grande al mondo vivente» secondo Longhi) è uno dei maggiori esponenti. Le sue sonorità jazz africane reinterpre­tate in chiave moderna anticipera­nno, il 18 febbraio a Trento, il viaggio nord-europeo del 6 marzo che al teatro Melotti intende richiamare un pubblico extranazio­nale: sul palco il pianista norvegese Bugge Wesseltoft insieme a Christian Prommer, figura storica dell’elettronic­a da dancefloor più raffinata.

Gli ultimi due appuntamen­ti (23 aprile e 13 maggio) porteranno a Trento il progetto «Experiment» di Robert Glasper e la polivalenz­a di Matthew Herbert, disponibil­e a confrontar­si anche con musicisti del territorio.

In programma anche un happening di fine stagione, una due giorni da organizzar­e a Sanbapolis in concomitan­za con il festival dell’economia, «per sdoganare un linguaggio musicale ancora più legato all’elettronic­a».

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