Gli Einstürzende di Blixa conquistano Bolzano
Il carisma infinito di Blixa Bargeld travolge l’ex Masten di Bolzano, location dell’evento clou dell’edizione 2015 di Transart.
L’artista berlinese fa tappa in Alto Adige per la terza volta nel giro di pochi anni, ma per la prima volta alla guida degli Einstürzende Neubauten, la creatura sonora diventata un’icona del genere industrial. Assieme ai fidati N.U.Unruh, Alexander Hacke, Jochen Arbeit e Rudolf Moser, Blixa Bargeld porta in scena Lament (2014), l’ultimo progetto targato Neubauten dedicato al centenario della prima guerra mondiale. A metà tra pièce teatrale e concerto l’evento si apre con tutti i musicisti in scena in un clangore di ferraglia, mentre un teatrale Blixa espone una serie di cartelloni in tedesco per l’iniziale «Kriegmaschinerie». Blixa si schiarisce la voce su Hymnen per poi duettare col funambolico Alexander Hacke su The Willy-Nicky Telegrams.
Una tensione costante percorre la performance, tesa e ieratica, che mette in evidenza l’originalità di una formazione che fin dagli anni ’80 ha saputo alimentare il proprio mito rinnovandosi costantemente. Lo zenith si raggiunge con l’ossessiva Der 1. Weltkrieg (percussion version), in cui i quattro musicisti percuotono tubi di ferro mentre Blixa declama la progressiva entrata in guerra delle diverse Nazioni. Un quarto d’ora di assoluto estraniamento, che anticipa le urla belluine di Blixa su Achterland e la lunga suite in tre atti di Lament. Il finale ha le forme di How did I die?e di Sag Mir Wo Die Blumen Sind, che altro non è che la traduzione in tedesco di Where have all the flowers gone? di Pete Seeger, canzone antimilitarista per antonomasia. Prima di congedarsi gli Einstürzende regalano anche due perle tratte dal loro repertorio, a coronamento di una serata da non dimenticare.