Riforma delle Rsa L’Upt si schiera «Tutelare i territori»
TRENTO Il coordinamento dell’Upt ha dato mandato al segretario Tiziano Mellarini di difendere le istanze dei territori nell’ambito della riforma dell’assistenza agli anziani promossa dall’assessore Luca Zeni. Nella riunione di ieri il coordinamento del partito ha discusso un documento elaborato da un gruppo di lavoro guidato da Stefano Graiff dopo un lungo confronto sui territori. L’impostazione della riforma Zeni è analizzata in profondità: il quadro che emerge non è completamente sovrapponibile alle indicazioni finora emerse dal disegno dell’assessore.
Ora spetterà a Mellarini, che è anche assessore nella giunta Rossi, trovare una composizione prima o durante la riunione di maggioranza di lunedì, convocata da Zeni per condividere la strategia d’Aula durante il Consiglio provinciale straordinario del giorno sucessivo. La seduta, convocata su richiesta delle opposizioni, sarà un test per la tenuta del centrosinistra autonomista: è prevedibile che il centrodestra provi a stanare i partiti maggiormente ancorati al territorio, come Upt e Patt, accusandoli di avallare la riduzione delle Apsp da 41 a 14. una per ogni comunità di valle
La partita, prima che tecnica, è politica. Il segretario vuole evitare di incassare un altro schiaffo dal Pd dopo il rimpasto del Comune di Trento, ma allo stesso tempo non sembra avere i margini per una prova muscolare. La mediazione potrebbe giocarsi sulla possibilità di deroga rispetto al principio di «una Apsp per comunità di valle» almeno in alcuni territori. La preoccupazione numero uno dell’Upt è che in periferia la riforma sia percepita come una sorta di «esproprio», soprattutto nelle realtà in cui le Apsp sono l’unica istituzione di assistenza rimasta. Malumori in questo senso sono presenti anche nel Patt che, però, ufficialmente si è pronunciato per il pieno appoggio a Zeni.