Memoriale di Mosè, sabato la riapertura Questione Aleppo, zona di sicurezza possibile soluzione
GERUSALEMME Incroci trentini sul monte Nebo. Sabato il Custode di Terrasanta, fra Francesco Patton, restituirà al pubblico il Memoriale di Mosè aprendo le porte della basilica che erano chiuse ai visitatori da dieci anni. I francescani hanno invitato alla cerimonia il re Abdullah di Giordania che potrebbe dunque affiancare fra Patton. Papa Francesco si farà invece rappresentare dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese orientali, che leggerà il messaggio del pontefice. Sandri è nativo di Buenos Aires, ma i suoi genitori sono di Ala, paese con il quale l’alto prelato ha mantenuto negli anni un rapporto stretto. Il Memoriale di Mosè sul monte Nebo è il luogo dove, secondo la Bibbia, Dio mostrò a Mosè la Terra Santa e dove il profeta, venerato dalle tre religioni monoteiste, morì. Nonostante non sia mai stato accertato il luogo della sepoltura alcune comunità di monaci si stabilirono sul monte Nebo che di fatto divenne luogo di pellegrinaggio.
Dalla Giordania alla Siria dove i francescani — con il ministro Michael A. Perry e il Custode Patton — hanno chiesto di istituire ad Aleppo una zona di sicurezza sotto il controllo dell’Onu. In Siria sono 15 i frati minori presenti che vivono in condizioni estreme con la popolazione.