Corriere del Trentino

Cantine Ferrari Incremento previsto del 10 per cento

- Francesca Negri

TRENTO Le Cantine Ferrari continuano a crescere e, a sorpresa, non solo all’estero ma anche entro i confini nazionali. Da qui a fine anno l’incremento previsto è attorno al 10%, anche grazie alle buone performanc­e del mercato Italia, che sta dimostrand­o un crescente interesse soprattutt­o per il Ferrari Perlé, che ieri a Milano ha debuttato con una nuova etichetta: il Perlé Bianco, 100% Chardonnay da partite vocate al lungo affinament­o, tutte provenient­i da vigneti di proprietà della famiglia Lunelli in Trentino. La prima annata, rilasciata ieri, è figlia della vendemmia di dieci anni fa, per un vino che riposa per oltre otto anni sui lieviti, acquisendo armonia, sapidità e profondità, unite a una sorprenden­te freschezza e facilità di beva. «Un vino che vuole essere una delle massime espression­i della viticoltur­a di montagna del Trentino», spiega Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari. L’annata delle uve di questo primo rilascio è il 2006, anno dell’Italia campione del mondo di calcio, e sicurament­e campione delle bollicine metodo classico con questo nuovo Perlé Trentodoc che non ha niente da invidiare ai più blasonati Champagne. Sono 30.000 le bottiglie previste per il debutto della nuova etichetta, destinata quasi esclusivam­ente al mercato Italia e che già a partire dal 2017, assicura il nuovo general manager Beniamino Garofalo, «varcherann­o anche i confini nazionali, aumentando anche nella produzione». Il Perlé Bianco è la quarta etichetta della linea Perlé, che in totale conta oltre 500.000 bottiglie su una produzione di Cantine Ferrari che per il 2016 dovrebbe attestarsi attorno ai 4,8 milioni di pezzi (4,5 milioni nel 2015). Il primo nato, il Perlé, agli inizi degli anni Settanta, oggi ha una produzione di circa 450.000 bottiglie, a cui si affiancano il Perlé Rosé, il Perlé Nero e ora il Perlé Bianco, per altre circa 100.000 unità in totale. Il Perlé Bianco, dodicesima etichetta di Cantine Ferrari, è riservato al canale Horeca: in enoteca il prezzo consigliat­o dalla cantina è attorno ai 40-50 euro, concorrenz­iale per un’etichetta paragonata come qualità e glamour a Champagne del calibro del Ruinart Blanc de Blancs. Sui mercati esteri, fanno sapere dalla famiglia Lunelli, continuano i trend positivi di Giappone, Germania e Stati Uniti.

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