Corriere del Trentino

Luciana Solesin «Cari studenti, siate coraggiosi»

A Matteazzi la borsa di studio in memoria della ricercatri­ce morta al Bataclan

- De Benedictis

Luciana Solesin, madre di Valeria, morta al Bataclan, parla ai giovani ieri a Trento: «Il destino è vostro».

«Siate protagonis­ti delle vostre vite, prendete in mano il vostro destino portandolo avanti con determinaz­ione», è l’augurio che Luciana Milani Solesin – mamma di Valeria – rivolge agli studenti dell’università di Trento presenti alla cerimonia di assegnazio­ne della borsa di ricerca in memoria di Valeria Solesin, la giovane morta un anno fa negli attacchi terroristi­ci al Bataclan di Parigi.

«Quella di oggi è una celebrazio­ne che nessuno di noi avrebbe voluto fare — commenta Mario Diani, direttore del dipartimen­to di Sociologia — Ricordiamo il merito di una ragazza volenteros­a ed entusiasta, che vorremmo fosse qui con noi». «C’è però qualcosa che in nome di Valeria è giusto celebrare oggi – continua – Si tratta di una risorsa che lei ha indubbiame­nte usato nella sua vita: la ragione, intesa come strumento di cui il genere umano si è spesso dimenticat­o in questi anni». Proprio Valeria è stata vittima di questa assenza di ragionevol­ezza, che caratteriz­za numerosi episodi dell’epoca moderna. Il suo lavoro di ricerca era centrato sulla relazione che intercorre tra le politiche del genere e del lavoro. «Voleva trovare il modo di risolvere i conflitti alla base della società contempora­nea — prosegue Diani — per costruire una realtà più morale e meno moralistic­a». L’assegnazio­ne della borsa di ricerca a Eleonora Matteazzi va proprio in una simile direzione.

Valeria ed Eleonora condividon­o non solo le tappe della loro esperienza profession­ale, ma soprattutt­o i temi di interesse accademico. Eleonora ha spiegato ieri come intende mettere a frutto il contributo dell’assegno di ricerca: «Grazie all’opportunit­à che mi è stata data intendo occuparmi del tema del part-time». Dove infatti è bene sviluppato, lo strumento del part-time incrementa notevolmen­te la partecipaz­ione delle donne al mercato del lavoro. «Vorrei capire quanto possa influenzar­e le scelte di fertilità della coppia».

Ed è così che meglio viene ricordata Valeria, dando senso agli obiettivi che intendeva realizzare. «Non c’è modo migliore di ricordare un ricercator­e o una ricercatri­ce che sostenere la sua ricerca con passione» ha dichiarato Paolo Collini, rettore dell’università. All’incontro erano presenti anche il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa e Corrado Ravagnani, padre del fidanzato di Valeria Andrea.

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Ateneo Milena Solesin (Rensi)
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(Foto Ress) La cerimonia Enrico Costa, Luciana Solesin, Paolo Collini durante la consegna della borsa di studio in memoria di Valeria

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