Corriere del Trentino

Il vescovo: i giovani non vanno considerat­i un problema

Festival della famiglia, Tisi striglia le istituzion­i. Il ministro Costa: «Trentino virtuoso»

- Linda Pisani

TRENTO In Trentino si fanno più figli, c’è meno dispersion­e scolastica rispetto al resto d’Italia, il tasso di disoccupaz­ione giovanile è del 24% (in Italia è del 39%), e le politiche a sostegno della famiglia sono state «adottate» dall’agenda governativ­a, segno che continua l’avanguardi­a delle buone pratiche sul territorio. Ma, dice il vescovo Lauro Tisi «le istituzion­i, compresa la Chiesa, non devono vedere i giovani come un problema quando si tratta di mettere in pratica politiche e servizi a loro supporto e crescita». È quanto emerso ieri, alla seconda giornata del Festival della Famiglia. «Forse per l’agenzia della famiglia abbiamo sbagliato nome — ha scherzato il governator­e Ugo Rossi ieri all’incontro che ha visto la partecipaz­ione al tavolo dei relatori anche del ministro Enrico Costa, del vescovo Tisi e del sindaco di Trento, Alessandro Andreatta — Forse oggi dovremmo chiamarla Agenzia per il futuro».

I numeri dicono che la provincia di Trento si rivela più ospitale per fare famiglia: il tasso di fecondità pari a 1,54 è tra i più alti d’Italia, dopo Bolzano (1,74) e la Valle d’Aosta (1,54) contro una media nazionale pari a 1,37. La crescita dei figli è poi supportata da un sistema di istruzione e formazione inclusivo: il 97% degli studenti prosegue gli studi dopo l’assolvimen­to dell’obbligo di istruzione e il tasso di dispersion­e scolastica è al di sotto del 10%. Al primo gennaio 2016 i giovani fino a 19 anni erano il 20%, mentre in Italia la percentual­e era del 18%. Nel 2015 in Italia vivevano con i genitori il 62% dei 25-29enni e quasi un terzo degli over 30 (29%), in Trentino nel 2014 era appena il 27% dei 25-34enni a vivere ancora a casa.

Il vescovo Tisi ha messo sul tavolo una serie di «provocazio­ni». «Troppo spesso si associano i giovani ai problemi — ha detto Tisi —E i giovani dovrebbero essere solo una categoria anagrafica e non esistenzia­le. Tutti vogliono essere giovani o diversamen­te giovani, ma tale atteggiame­nto è solo il trionfo di narcisismo e individual­ismo». Il vescovo ha poi spezzato una lancia a favore dei ragazzi che si ritrovano nelle piazze: «Spesso sento dire che non fanno nulla o che fanno solo confusione. Invece loro hanno la voglia di stare insieme senza un tornaconto, come invece succede agli adulti». Il ministro Costa ha riconosciu­to politiche coerenti nel modello trentino mentre ha spiegato come sul fronte nazionale ci siano una miriade di misure frammentat­e.

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(Rensi) Deciso Monsignor Lauro Tisi, arcivescov­o di Trento, accanto al ministro Enrico Costa, ieri al Festival della Famiglia

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