Esplosione in garage, pensionato grave Voleva disinnescare un ordigno bellico
Dramma ad Ala. L’uomo, un appassionato, rischia di perdere l’uso delle mani
TRENTO Setacciano boschi e anfratti rocciosi in alta quota. Spesso utilizzano anche metal detector per cercare elmetti, piccoli ordigni, residuati bellici che raccontano un capitolo drammatico e doloroso della storia. Una passione che unisce tanti, tanto affascinante quanto pericolosa. Talvolta fatale.
Non sono artificieri, ma semplici appassionati e armeggiare una bomba è un lavoro delicato, da professionisti.
Una passione che rischia di far perdere l’uso di una mano a Fulvio Secchi, il pensionato di sessant’anni, di Serravalle di Ala, ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo un’esplosione avvenuta ieri mattina nel suo garage, in via Luigi Negrelli. Un botto violento ha fatto sussultare il paese. Erano le 7.40 quando due agenti di una pattuglia della polizia locale, impegnata davanti alla scuola, che si trova poco distante dalla casa del sessantenne, hanno udito un forte botto. Sono stati loro i primi ad accorrere in aiuto del pensionato. Lo hanno trovato riverso a terra, sporco di sangue con profonde ferite alle mani.
Il pensionato è salvo grazie al tempestivo intervento dei due agenti che hanno subito allertato i soccorsi. Fulvio Secchi, infatti, ieri mattina era da solo a casa, la moglie era andata al lavoro, presso la ditta Adler, e al piano superiore c’è solo la mamma anziana dell’uomo. Subito dopo l’allarme da Trento si è alzato in volo l’elicottero di Trentino Emergenza e in via Negrelli in pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco volontari, i sanitari del 118 con l’ambulanza, l’elicottero e i carabinieri della stazione di Ala.
Secondo i primi accertamenti Secchi, appassionato di residuati bellici, stava cercando di disinnescare un ordigno della prima guerra mondiale, tipo mortaio del diametro di 25 centimetri e lungo 70 centimetri, ma appena l’ha preso in mano l’ordigno è esploso. Nel suo garage i carabinieri hanno trovato altri residuati bellici, sempre della prima guerra mondiale, trovati nei boschi. Da Bolzano sono arrivati anche gli artificieri dei carabinieri che hanno recuperato gli altri residuati bellici custoditi nel garage del sessantenne, verranno disinnescati. Si tratta di pezzi di ordigni bellici, ma, secondo le prime verifiche, la maggior parte scarichi. Il pensionato è stato trasportato all’ospedale Santa Chiara con gravi ferite alle mani e fratture. La violenza esplosione ha causato l’amputazione di alcune dita della mano e l’uomo è stato trasferito alla clinica di Peschiera, dopo un intervento al maxillofacciale di Trento, nella speranza di recuperare l’uso delle mani. La prognosi è di una quarantina di giorni. Nel frattempo sull’episodio stanno indagano i carabinieri della compagnia di Rovereto, il pensionato verrà denunciato per possesso di armi da guerra.