Travolto dal furgone, anziano muore Tragedia davanti alla Coop di Mori
Vittima Giorgio Filagrana, 78 anni, papà dell’ex direttore della Rurale. Il dolore dei figli
TRENTO Settantotto anni e non sentirli. Una fibra forte e soprattutto ancora tanta energia in corpo e voglia di vivere. «Si lamentava sempre di non avere abbastanza tempo da dedicare al suo laboratorio, ai suoi lavori in legno» ricorda con la voce rotta il figlio Walter.
Giorgio Filagrana non era solo un uomo energico, ma un padre e un nonno meraviglioso, affezionatissimo ai suoi otto nipotini, «un punto di riferimento per tutti loro». Ieri pomeriggio l’anziano, falegname in pensione, è rimasto vittima di un terribile destino. Stava andando a fare la spesa quando è stato falciato da un furgone proprio a pochi passi dalla Famiglia Cooperativa di Mori. È accaduto verso le 15.30.
La dinamica è ancora tutta da chiarire, la polizia stradale, intervenuta subito sul posto, sta cercando di far luce sull’incidente, ma, stando ai primi accertamenti, l’anziano stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, o comunque in prossimità delle «zebre» , quando è stato travolto da un furgone, guidato da un artigiano del posto, che stava viaggiando da Mori verso Rovereto, lungo la provinciale della Destra Adige. Il conducente, un quarantenne, non ha visto l’anziano sulla strada e quando si è accorto era purtroppo troppo tardi. L’urto è stato molto violento e nell’impatto Giorgio Filagrana è stato scaraventato sul marciapiede. Neppure l’intervento tempestivo e in forze dei sanitari del 118, arrivati con due ambulanze e l’elicottero di Trentino Emergenza, è bastato a salvare il settantottenne. Giorgio Filagrana è morto a causa delle gravissime lesioni riportate nell’incidente, prima ancora del trasporto in ospedale.
Un dolore profondo per i tre figli, Marco, Luca, ex direttore della Cassa rurale di Rovereto, e Walter, addetto stampa di Confcommercio. È lui a ricordare quel padre forte e pieno di vita. «Era molto attivo, sempre in movimento — ricorda commosso — viveva da solo e andava ancora nel suo laboratorio. Aveva fatto per tutta la vita il falegname, ma il suo non era solo un lavoro, era una grande passione». Dopo la morte della moglie Giorgio si era concentrato soprattutto sui suoi nipoti, era un nonno super impegnato e appena aveva un minuto libero si rituffava nel suo mondo, la creazioni in legno.
«Lo vedevo spesso andare in laboratorio» ricorda il sindaco Stefano Barozzi. «Siamo tutti dispiaciuti — spiega — era un uomo molto conosciuto in paese e stimato, come tutta la sua famiglia». I figli di Giorgio Filagrana, appena saputa la notizia, sono subito accorsi sul posto per capire meglio che cosa è successo.
«Stiamo cercando di ricostruire la dinamica, sembra che stesse attraversando la strada — spiega Walter — stava andando a fare la spesa». Le indagini della polizia stradale — sul posto ieri è accorso anche il dirigente Giansante Tognarelli — sono ancora in corso. Resta il dolore e lo sconcerto di un’intera comunità che si stringe attorno alla famiglia Filagrana.