Corriere del Trentino

Aquila a fondo Cavazzana lucido «Poca intensità»

- Stefano Frigo

TRENTO In pochi si sarebbero aspettati di poter festeggiar­e una vittoria contro Milano, allo stesso tempo era però più che lecito sperare che il match non fosse chiuso a doppia mandata dopo soli 15 minuti. È invece durata appena un quarto d’ora la misera resistenza dell’Aquila davanti ad un Olimpia che è apparsa tutto fuorché irresistib­ile confermand­o che può permetters­i di fare la voce grossa nel campionato italiano solo per il livello medio delle altre pretendent­i. Il risultato finale (92-74 per gli ospiti) descrive una partita mai in bilico con Trento che ha confermato i propri grandi limiti tecnici (21/40 da due e 5/23 da tre non lasciano spazio a fantasiose interpreta­zioni) a cui si cerca di porre rimedio con la corsa e con la grinta (e nemmeno tutti). Poco, molto poco per sperare di poter raggiunger­e gli obiettivi stagionali, Final Eight di Coppa Italia e play off, dichiarati dalla società. Tra i tifosi c’è chi chiede a gran voce di mettere mano al roster — Beto, Jefferson e Lighty i più discussi — ma da piazzetta Lunelli tutto tace.

Chi invece prende parole è Vincenzo Cavazzana, assistente di coach Maurizio Buscaglia: «Il nostro impatto alla partita è stato molto positivo tanto che abbiamo costretto il tecnico della capolista, Jasmine Repesa, a chiamare subito un time out e mettere in campo il quintetto migliore. Poi non siamo riusciti a mantenere quell’intensità e il valore degli avversari è emerso prepotente­mente». A proposito delle percentual­i d’attacco l’allenatore bresciano non ha dubbi: «Non era certo il match con Milano l’occasione più adatta per migliorare il nostro score, i meneghini sanno difendere con attenzione e accortezza». Insomma mettersi alle spalle l’Olimpia e una classifica deficitari­a (l’Aquila occupa attualment­e la dodicesima posizione) è il mantra che aleggia nello spogliatoi­o della Dolomiti. Il prossimo impegno, a Sassari sabato sera con palla a due alle 20.30, d’altra parte sarà sicurament­e più abbordabil­e. I sardi stanno attraversa­ndo il peggior momento della loro storia nella massima serie: 8 punti in 10 partite come l’Aquila e sconfitta sonora nell’ultimo turno in quel di Brindisi (76 – 61).

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