Aquila a fondo Cavazzana lucido «Poca intensità»
TRENTO In pochi si sarebbero aspettati di poter festeggiare una vittoria contro Milano, allo stesso tempo era però più che lecito sperare che il match non fosse chiuso a doppia mandata dopo soli 15 minuti. È invece durata appena un quarto d’ora la misera resistenza dell’Aquila davanti ad un Olimpia che è apparsa tutto fuorché irresistibile confermando che può permettersi di fare la voce grossa nel campionato italiano solo per il livello medio delle altre pretendenti. Il risultato finale (92-74 per gli ospiti) descrive una partita mai in bilico con Trento che ha confermato i propri grandi limiti tecnici (21/40 da due e 5/23 da tre non lasciano spazio a fantasiose interpretazioni) a cui si cerca di porre rimedio con la corsa e con la grinta (e nemmeno tutti). Poco, molto poco per sperare di poter raggiungere gli obiettivi stagionali, Final Eight di Coppa Italia e play off, dichiarati dalla società. Tra i tifosi c’è chi chiede a gran voce di mettere mano al roster — Beto, Jefferson e Lighty i più discussi — ma da piazzetta Lunelli tutto tace.
Chi invece prende parole è Vincenzo Cavazzana, assistente di coach Maurizio Buscaglia: «Il nostro impatto alla partita è stato molto positivo tanto che abbiamo costretto il tecnico della capolista, Jasmine Repesa, a chiamare subito un time out e mettere in campo il quintetto migliore. Poi non siamo riusciti a mantenere quell’intensità e il valore degli avversari è emerso prepotentemente». A proposito delle percentuali d’attacco l’allenatore bresciano non ha dubbi: «Non era certo il match con Milano l’occasione più adatta per migliorare il nostro score, i meneghini sanno difendere con attenzione e accortezza». Insomma mettersi alle spalle l’Olimpia e una classifica deficitaria (l’Aquila occupa attualmente la dodicesima posizione) è il mantra che aleggia nello spogliatoio della Dolomiti. Il prossimo impegno, a Sassari sabato sera con palla a due alle 20.30, d’altra parte sarà sicuramente più abbordabile. I sardi stanno attraversando il peggior momento della loro storia nella massima serie: 8 punti in 10 partite come l’Aquila e sconfitta sonora nell’ultimo turno in quel di Brindisi (76 – 61).