Corriere del Trentino

Da Re preoccupat­o per gli opposti «Mazzone ottimo»

- Erica Ferro

TRENTO Un entusiasmo velato da una leggera preoccupaz­ione. Bruno Da Re traccia un bilancio positivo del girone d’andata della Trentino volley appena concluso, ma le ultime prestazion­i degli opposti gialloblù impensieri­scono il general manager.

Sotto due set a uno e 9-3 nel quarto parziale, quelli conquistat­i a Molfetta sono due punti d’oro?

«Per un 3-2 avrei messo la firma. Da mesi non vincevamo al PalaPoli, ai playoff l’Exprivia ci aveva fatto impazzire. Abbiamo ripreso in mano una partita che più volte sembrava persa. I due punti, inoltre, ci consentono di ottenere un turno di Coppa Italia più agevole. Resta il fatto che la prestazion­e dei due opposti (8 punti in due, ndr) un po’ preoccupa: Nelli, dopo un’ottima partenza, sta faticando e lo stesso si può dire di Stokr, abbiamo bisogno di riprendere quota in quel settore di campo».

Posto due a parte, qual è il bilancio del girone d’andata appena terminato?

«Incredibil­mente positivo. Non so quanti, a inizio stagione, avrebbero scommesso sul secondo posto, a un punto dal primo. Inoltre c’è stato il rinnovo contrattua­le di Angelo Lorenzetti, il pubblico ha risposto presente con due sold out su sei partite al PalaTrento e un numero di abbonament­i ancora maggiore dell’anno scorso. Abbiamo anche riconferma­to in toto e pure con un leggero aumento la partecipaz­ione degli sponsor: c’è da essere entusiasti».

Chi l’ha sorpresa di più in questo avvio di stagione?

«Daniele Mazzone. Solè e Giannelli stanno vivendo una crescita pronostica­bile, Lanza dopo l’anno scorso è tornato su buoni livelli, sta facendo bene anche Van de Voorde, che è un altro rispetto alla passata stagione. Lo stesso si può dire per Urnaut, che è più maturo e leader. La sorpresa vera è proprio Mazzone, che potrebbe fare molto bene anche alla Nazionale italiana».

Si sente già molto l’impronta di Lorenzetti.

«Me l’aspettavo. È un educatore, un didatta: i ragazzi non solo li allena, ma prova a trasmetter­e loro sensazioni, stimoli, condivisio­ne, comunicazi­one. E i giocatori rispondono. In campo non perdono mai la testa, sono sereni, rimettono in piedi qualsiasi partita: tranne che a Piacenza, sono andati a punti in tutte le gare».

A gennaio si comincia poi con la coppa Cev.

«Verosimilm­ente il primo turno lo giocheremo in Finlandia. Ritengo Loimaa una buona squadra, favorita rispetto a Dobrich. Dovessimo superare i primi passaggi, al terzo potremmo incontrare Piacenza e non sarà facile».

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