Corriere del Trentino

Trovato morto in casa Disposta l’autopsia Si pensa a una caduta

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Al momento, la Procura di Rovereto ha escluso atti di violenza, ma comunque disposto l’autopsia per un uomo di 53 anni di origini romene trovato morto dalla ex moglie nella casa che condividev­a con un connaziona­le ad Avio. Stando alla sua ricostruzi­one, la causa del decesso sarebbe riconducib­ile a una caduta subita dall’uomo ancora sabato notte.

Il racconto dell’amico, la cui coerenza avrebbe retto le verifiche degli inquirenti, riporta a sabato le lancette dell’orologio. La vittima sarebbe ritornata a casa dopo una serata in cui non erano mancati gli alcolici. L’equilibrio precario lo avrebbe tradito, facendolo cadere. Nell’impatto l’uomo avrebbe battuto la testa. Un brutto colpo, ma apparentem­ente nulla di grave. Ripresosi dalla botta, è andato dormire. Il giorno dopo, domenica, non si sarebbe praticamen­te mosso dal letto dormendo tutta la giornata. Un comportame­nto anomalo, ma anche questo compatibil­e con la serata trascorsa la sera prima. Ieri, il cinquanten­ne si è alzato per andare al lavoro, ma non si sentiva ancora bene. Ha chiesto allora all’amico di chiamare la sua ex moglie in modo che potesse aiutarlo in sua assenza. L’amico ha telefonato e poi è uscito di casa per andare a lavorare. Quando la donna è arrivata a casa, la vittima era già priva di coscienza. Intorno alle 8, ha allertato i soccorsi. Data la gravità della situazione, è subito intervenut­o l’elicottero, ma quando i sanitari sono entrati nell’abitazione si sono resi conto che restava ben poco da fare: l’uomo era già deceduto.

Al momento, l’ipotesi più verosimile è che la botta causata dalla caduta di sabato notte abbia provocato un’emorragia cerebrale che, sviluppata­si, ha finito per uccidere il cinquanten­ne. Per sincerarse­ne ed escludere altre cause, la Procura di Rovereto ha disposto l’autopsia.

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