Corriere del Trentino

Coppa Cev: Fenerbahce non oppone resistenza

Semifinale, il sestetto di Lorenzetti si afferma in scioltezza. Sabato il ritorno

- Erica Ferro

TRENTO Aveva chiesto una partita «molto precisa e attenta», alla vigilia, Angelo Lorenzetti, ed è stato accontenta­to: se si esclude un calo di tensione in avvio di terzo set, peraltro ininfluent­e sul risultato finale, la Diatec ha inaugurato le semifinali di coppa Cev come meglio non avrebbe potuto. Ben poca cosa si è dimostrato il Fenerbahce, ieri sera, al cospetto dei trentini (in campo con Nelli opposto e Daniele Mazzone al centro come uniche variazioni al sestetto titolare), efficaci in tutti i fondamenta­li. Partita vera si è vista solo nell’ultimo parziale, da tenere in consideraz­ione pensando alla gara di ritorno di sabato, che si giocherà in Turchia: il 3-0 di ieri, tuttavia, consentirà a Trento di poter anche perdere al tie-break per qualificar­si alla finale. Nel frattempo anche il Tours ha vinto 3-0 contro il Rheinmain.

L’avvio incandesce­nte della formazione turca si rivela ben presto un fuoco di paglia: l’iniziale equilibrio viene spezzato in breve dalla Diatec che si destreggia ottimament­e al servizio (quattro ace, di cui due di Lanza), fa vedere cose egregie fra muro e difesa e passa con regolarità in attacco (58% di squadra). Dall’altra parte della rete gli attaccanti in maglia gialla e blu si fermano a un misero 24%, con solo il 30% di ricezioni positive: in breve si vede una sola squadra in campo, con Trento avanti anche di dieci lunghezze. Solo due errori consecutiv­i di Solé nel finale limitano il passivo dei turchi, che poi cedono per 25-16.

Che sia, fra gli altri, la serata del capitano (mvp con il 79% a rete, 1 muro e 4 ace) lo si vede anche all’inizio del secondo set: un suo attacco e un ace portano subito il punteggio sul 5-2. Non è da meno il suo compagno di reparto Urnaut a muro e dalla linea dei nove metri, con un turno al servizio che fa scappare la Diatec sul 15-5. Nella metà campo turca si fa vedere per la prima volta Quesque (l’unico dei suoi, per la verità) e il tecnico Basic mescola le carte, cambiando, fra gli altri, il palleggiat­ore: Yatgin mette per un attimo in difficoltà la ricezione trentina con la sua float, ma sono gli ultimi punti che i suoi compagni metteranno a segno nel set (25-12).

L’unico parziale combattuto, alla fine, è il terzo. Con il servizio di Toy il Fenerbahce parte sparato (1-5) e questa volta non cede sotto i colpi della Diatec, costringen­do gli uomini di Lorenzetti a giocare punto a punto per l’intera frazione. Quesque si conferma il più in palla fra gli avversari e anche il più vivace, insieme al proprio allenatore, nel protestare per un presunto errore arbitrale nel finale: a ogni modo il 3-0 arriva sul 25-23 con un tocco di Giannelli.

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Efficace L’attacco del Fenerbahce contrastat­o dal muro di Nelli e Solè. La Diatec ha chiuso la pratica 3-0 mettendo un’ipoteca sulla finale

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