Coppa Cev: Fenerbahce non oppone resistenza
Semifinale, il sestetto di Lorenzetti si afferma in scioltezza. Sabato il ritorno
TRENTO Aveva chiesto una partita «molto precisa e attenta», alla vigilia, Angelo Lorenzetti, ed è stato accontentato: se si esclude un calo di tensione in avvio di terzo set, peraltro ininfluente sul risultato finale, la Diatec ha inaugurato le semifinali di coppa Cev come meglio non avrebbe potuto. Ben poca cosa si è dimostrato il Fenerbahce, ieri sera, al cospetto dei trentini (in campo con Nelli opposto e Daniele Mazzone al centro come uniche variazioni al sestetto titolare), efficaci in tutti i fondamentali. Partita vera si è vista solo nell’ultimo parziale, da tenere in considerazione pensando alla gara di ritorno di sabato, che si giocherà in Turchia: il 3-0 di ieri, tuttavia, consentirà a Trento di poter anche perdere al tie-break per qualificarsi alla finale. Nel frattempo anche il Tours ha vinto 3-0 contro il Rheinmain.
L’avvio incandescente della formazione turca si rivela ben presto un fuoco di paglia: l’iniziale equilibrio viene spezzato in breve dalla Diatec che si destreggia ottimamente al servizio (quattro ace, di cui due di Lanza), fa vedere cose egregie fra muro e difesa e passa con regolarità in attacco (58% di squadra). Dall’altra parte della rete gli attaccanti in maglia gialla e blu si fermano a un misero 24%, con solo il 30% di ricezioni positive: in breve si vede una sola squadra in campo, con Trento avanti anche di dieci lunghezze. Solo due errori consecutivi di Solé nel finale limitano il passivo dei turchi, che poi cedono per 25-16.
Che sia, fra gli altri, la serata del capitano (mvp con il 79% a rete, 1 muro e 4 ace) lo si vede anche all’inizio del secondo set: un suo attacco e un ace portano subito il punteggio sul 5-2. Non è da meno il suo compagno di reparto Urnaut a muro e dalla linea dei nove metri, con un turno al servizio che fa scappare la Diatec sul 15-5. Nella metà campo turca si fa vedere per la prima volta Quesque (l’unico dei suoi, per la verità) e il tecnico Basic mescola le carte, cambiando, fra gli altri, il palleggiatore: Yatgin mette per un attimo in difficoltà la ricezione trentina con la sua float, ma sono gli ultimi punti che i suoi compagni metteranno a segno nel set (25-12).
L’unico parziale combattuto, alla fine, è il terzo. Con il servizio di Toy il Fenerbahce parte sparato (1-5) e questa volta non cede sotto i colpi della Diatec, costringendo gli uomini di Lorenzetti a giocare punto a punto per l’intera frazione. Quesque si conferma il più in palla fra gli avversari e anche il più vivace, insieme al proprio allenatore, nel protestare per un presunto errore arbitrale nel finale: a ogni modo il 3-0 arriva sul 25-23 con un tocco di Giannelli.