«Ritiri calcistici, più di centomila visitatori»
Metà della serie A in regione. Rossini: «Ritorno in immagine, stiamo crescendo»
TRENTO C’è chi ricorda ancora l’arrivo di Maradona a Storo, negli allenamenti precampionato con la maglia del Napoli. «Del resto la tradizione dei ritiri in Trentino viene da lontano», spiega Maurizo Rossini, amministratore unico di Trentino marketing. Nel tempo è stata costruita una vera e propria strategia, tant’è che per il sesto anno consecutivo la regione si conferma meta più gettonata dalle squadre di serie A.
«Il 50% delle società della massima serie scelgono impianti sportivi presenti in provincia di Trento e Bolzano», conferma l’ultima rilevazione dell’Osservatorio calcio pubblicata pochi giorni fa. Il 2017 sarà l’anno dei record: «Contiamo di superare i 100.000 visitatori nei ritiri del Trentino», rimarca Rossini.
Sono sei le località della provincia di Trento scelte dai principali club italiani: il Cagliari a Pejo, il Chievo Verona a Brentonico, la Fiorentina a Moena, il Napoli a Dimaro, la Roma a Pinzolo, il Verona a Primiero. Quattro, invece, le compagini che preparano la nuova stagione in provincia di Bolzano: il Benevento a Brunico, il Bologna a Castelrotto, l’Inter a Riscone di Brunico, il Sassuolo a VipitenoRacines.
Alle spalle ci sono contatti e investimenti. La Provincia attraverso Trentino marketing ha sostenuto complessivamente un costo di 960.000 euro per la partnership con la squadra del Napoli Calcio negli anni 2014, 2015 e 2016. La cifra riguarda sia il ritiro estivo, sia la collaborazione realizzata durante la stagione sportiva, al netto degli oneri sostenuti da soggetti come l’Apt della val di Sole e altri. A svelare i dati, non più tardi di due mesi fa, l’assessore Michele Dallapiccola, nella sua risposta a un’interrogazione del consigliere Rodolfo Borga (Civica Trentina). Di più: Dallapiccola segnala anche che le ricadute economiche in val di Sole: in tre anni l’indotto è arrivato a 5,9 milioni.
«L’anno scorso sono state 100.000 le presenze complessive di turisti arrivati per seguire le proprie squadre — spiega Rossini — ma quest’anno stimiamo siano di più».
Famiglie con bambini e comitive: principalmente è questo il target dei ritiri. «L’atmosfera che si genera è positiva, creiamo programmi e incontri serali con i capitani o la squadra — prosegue Rossini — La strategia dei ritiri ha una triplice finalità». La prima è d’immagine: «Presentiamo al mercato una montagna vivace che sa offrire occasioni di divertimento e svago». La seconda è economica: «Già durante il ritiro c’è una ricaduta immediata per il territorio». La terza è volta ad ampliare il bacino d’utenza mediamente abituato a varcare i confini di Borghetto: “Grazie alla presenza delle squadre arrivano in Trentino intercettiamo una clientela nuova che può tornare in altre stagioni e in altri momenti».