Salorno, condannato l’ex sindaco
Sentenza della Corte dei Conti: Giacomozzi pagherà 5.042 euro
Appalti Nullità per 3 funzionari provinciali
BOLZANO La Corte dei Conti ha condannato l’ex sindaco di Salorno, Giorgio Giacomozzi, al pagamento di 5.042, 88 euro per danno all’immagine del Comune: la Procura contabile ne aveva chiesti 30.000. L’inchiesta della Procura contabile era partita un anno dopo un patteggiamento, avvenuto nel 2012 in sede penale, di 4 mesi per abuso d’ufficio per un progetto che l’ex primo cittadino, di professione ingegnere, avrebbe redatto, facendolo firmare ad un geometra, e che poi lui stesso, in qualità di pubblico ufficiale, avrebbe discusso in Commissione Edilizia, e poi varato con la sottoscrizione della concessione edilizia. Per tutta la durata del processo, il sindaco si era sempre dichiarato totalmente estraneo ai fatti contestati: la decisione di patteggiare fu presa anche perché un’eventuale condanna avrebbe potuto portare con sé anche l’interdizione dai pubblici uffici che avrebbe potuto comportare, per forza di cose, le immediate dimissioni da primo cittadino. Nonostante l’iter in tribunale fosse terminato nel 2012, subito dopo la Procura contabile ipotizzò che la vicenda potesse avere «scalfito» l’immagine dell’amministrazione pubblica. I giudici della Corte dei Conti, tuttavia, hanno ritenuto che il danno all’immagine fosse da quantificare «nella misura corrispondente agli importi percepiti dal convenuto a titolo di remunerazione della sua attività libero professionale in contrasto con i suoi doveri di sindaco, vale a dire in 5.042,88».
La Corte dei Conti ha dichiarato la «nullità della domanda» per quanto riguarda un procedimento a carico di tre ex funzionari provinciali — Josef March, Georg Tengler e Enzo Campana — a cui la Procura contabile aveva contestato un presunto danno erariale di 28.263 euro. L’inchiesta era relativa ad una vicenda di appalti legata all’ex cinema Augusteo