Il M5S non abdica
A sette mesi dalle elezioni nazionali e a poco più di un anno da quelle provinciali si scaldano i motori nei vari gruppi politici, e il nostro movimento, più di altri, si trova sotto i riflettori perché, volenti o nolenti, siamo a tutt’oggi l’alternativa alla gestione destra/sinistra che si è spartita i governi degli ultimi venticinque anni. Certo, alle precedenti elezioni eravamo visti con più curiosità, non davamo certo preoccupazione ai partiti tradizionali, locali e nazionali; soprattutto in Trentino con la corazzata centrosinistra autonomista che viaggiava con percentuali bulgare tra il 60 e il 70%. Ora lo scenario sta cambiando, come Cinque Stelle nell’ultima tornata amministrativa siamo entrati in tutti i Comuni (a parte Pergine), anche a Trento nella notte dello spoglio c’e stato un attimo che Andreatta era a rischio ballottaggio e certamente il nostro 8,8% ha contribuito a far scendere il consenso del centrosinistra dal 65 al 53%. Anche a livello nazionale ci stiamo preparando.
Ora chiaramente facciamo più paura e laddove si intravvede uno spiraglio di divisione all’interno del nostro gruppo, (del resto non siamo tutti uguali, per fortuna) la stampa ci va a nozze, anche con la complicità di qualche «attivista» o «eletto» che si lascia andare a qualche parola di troppo. Questo è il gioco delle parti, noi paghiamo la totale trasparenza. Questo, secondo me, ha anche un lato positivo: non abbiamo
nulla da nascondere; noi siamo così: discutiamo, ci confrontiamo, a volte animatamente ma sempre nel rispetto reciproco. Alla fine c’è e ci sarà sia a livello nazionale sia provinciale una lista votata online che sosterrà un programma di governo costruito insieme (come è stato nel 2013) che sarà sostenuto da tutti e la gente se condividerà ci voterà, altrimenti continueremo comunque a lavorare per cercare di migliorare la condizione delle famiglie italiane e
trentine. Nulla ci fermerà. Per quanto mi riguarda, c’è una cosa che proprio non tollero: l’essere additato pro o contro uno schieramento interno. L’unica
mia direzione è il programma condiviso del Movimento 5 Stelle che ho sottoscritto. Spero tanto che questo possa continuare a essere lo spirito che ci spinge quotidianamente nel nostro lavoro: non contano i personalismi, ma le idee.
Paolo Negroni, consigliere comunale M5S, TRENTO