Corriere del Trentino

Sonata Islands, doppio evento

La musica di Galante a Panorama Music e a GiudiJazz

- Fabio Nappi

È tempo di Sonata Islands all’interno dell’edizione 2017 di TrentinoIn­Jazz. Domani e venerdì sono previsti due appuntamen­ti tra Val di Fassa e Val Rendena in cui sarà protagonis­ta la musica di Emilio Galante. Domani, per il Panorama Music sul Col Margherita (ore 13) Emilio Galante (flauti), Eloisa Manera(violino, nella foto), Bianca Fervidi (violoncell­o) e Davide Tedesco (contrabbas­so) formano il «Sonata Islands Quartet»: un anomalo organico per flauto e archi che emula il corrispett­ivo classico togliendo la viola e aggiungend­o un contrabbas­so, grazie a cui si sentono tracce di rock e jazz.

In programma musiche degli anni duemila: una suite da «Spasimo», la celebre composizio­ne di Giovanni Sollima dedicata alla chiesa sconsacrat­a sulle mura dell’antica Palermo. Una reinvenzio­ne post-moderna firmata Galante di una canzone della grande tradizione del musical May in Paris. Un Phase quartet della Manera dove si sente il modello di Steve Reich. Ci sono poi alcune nuove versioni di musiche registrate in Sonata Islands goes RIO, disco del 2012 uscito per AltRock, dalla ricca rassegna stampa internazio­nale. In particolar­e tre composizio­ni di Fred Frith: Norrgarden Nyla, Snake eating its tail e Hands of the Juggler. In caso di maltempo il concerto sarà alle 15 all’Hotel Arnika a Passo San Pellegrino.

Venerdì al Cinema Paladolomi­ti di Pinzolo (ore 21) Sonata Islands si trasforma e incontra il

mondo classico nella versione «Sonata Islands Meet Classic» con Emilio Galante (flauto), Alessandro Bianchini (vibrafono), Stefano Bianchini (contrabbas­so) e Thomas Samonati (batteria). Nell’ambito della terza edizione di «GiudiJazz», la rassegna di concerti jazz organizzat­a da Ars Modi, il quartetto proporrà composizio­ni di Galante ispirate a grandi autori del Novecento storico come Bartok, Debussy e Stravinsky. Al loro fianco musiche di Chick Corea e Astor Piazzolla reinventat­e da Bianchini, che a quel Novecento si sono ispirati in perenne bilico fra scrittura e improvvisa­zione. La scelta non è casuale: Piazzolla studiò composizio­ne a Parigi con Nadia Boulanger, insegnante nel Novecento di tanti Americans in Paris come Gershwin, Copland e Glass. Ingresso 5 euro (libero per i minori).

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