Tiago Prati, l’emigrante che procura la cittadinanza
Ventotto anni, brasiliano ma di origini trentine, si è laureato a Trento e ha aperto un ufficio a Egna «Aiuto gli emigranti ad ottenere il riconoscimento per discendenza. In 3 anni 130 pratiche di successo»
Una passione che diventa un lavoro. È il sogno che Tiago, 28 anni, è riuscito a realizzare. Il giovane ha fondato infatti due anni e mezzo fa la Tiago Prati srl, con sede a Egna, che fino ad oggi ha aiutato più di 100 persone a ottenere un diritto oggi bersaglio di accese discussioni: la cittadinanza italiana. «Sono nato e cresciuto in Brasile, ma i miei avi erano nativi di Caldonazzo. Attraverso delle ricerche — racconta — sono venuto a conoscenza della possibilità di diventare cittadino italiano per discendenza. Il percorso che ho fatto per me lo propongo agli altri».
TRENTO «Fare impresa non è facile e comporta molti sacrifici, ma aiutare le persone a realizzare il proprio sogno mi dà immense soddisfazioni». Tiago a soli 28 anni è riuscito a crearsi una solida reputazione e a tessere una rete di relazioni tale da trasformare una passione in un vero e proprio lavoro. La Tiago Prati Srl, con sede a Egna e due anni e mezzo di attività, ha aiutato più di 100 persone a ottenere un diritto oggi bersaglio di accese discussioni: la cittadinanza italiana.
«Sono nato e cresciuto a Colatina, un comune sulla costa del Brasile — esordisce Tiago — ma sono sempre stato affascinato dai racconti di mio nonno sull’Italia». Il cognome «Prati» fa infatti presagire origini trentine: «I miei avi erano nativi di Caldonazzo e nel 1875 la famiglia del mio trisnonno ha lasciato la Valsugana scegliendo il Brasile per costruirsi una nuova vita. Con l’età adulta — ammette il ragazzo — ho sentito la necessità di conoscere meglio le mie origini e la terra dalla quale più di un secolo fa sono partiti i miei antenati».
«Attraverso delle ricerche sono venuto a conoscenza della possibilità di diventare a tutti gli effetti cittadino italiano per discendenza. Mio malgrado ho scoperto però che si trattava di una trafila davvero lunga: nei consolati brasiliani per queste pratiche c’è una lista d’attesa di più di dieci anni». Per niente scoraggiato Tiago nel 2007 ha comunque deciso di partire per il Trentino. «Risiedendo in Italia e facendo richiesta di cittadinanza direttamente da qui — spiega il giovane — i tempi si sono accorciati notevolmente: in meno di un anno ero cittadino italiano!».
Qualche lavoretto per mantenersi e infine la decisione di proseguire gli studi. «Mi sono laureato in Studi internazionali all’università di Trento e presto ho capito di voler aiutare altre persone come me a realizzare il loro sogno». Quasi per gioco Tiago inizia a dare sostegno a giovani brasiliani come lui a farsi strada tra le pratiche burocratiche e le difficoltà linguistiche. «Negli anni mi sono fatto conoscere attraverso un gruppo Facebook di brasiliani alla ricerca di informazioni sull’acquisizione della cittadinanza italiana. Un giorno un mio amico mi ha detto “Perché non lo fai di lavoro?” e oggi eccomi qui con altre due persone a gestire una società».
Ma come funziona esattamente? Nulla di illegale ovvio, anche se il giovane negli anni si è dovuto scontrare «con non poche resistenze e pregiudizi». «Dal 2014 a oggi ho aiutato circa 130 tra cittadini brasiliani, statunitensi, venezuelani e argentini a ottenere la cittadinanza italiana. Per richiederla è sufficiente avere discendenti che durante la loro vita non abbiano perso o rinunciato a questo diritto». Grazie al passaparola, al sito web www.tiagoprati.eu e alla pagina Facebook (che ha più di 7.000 seguaci) i clienti contattano l’agenzia che avvia per loro le prime pratiche: «In media dopo circa 6 mesi, quando questa prima parte di verifica incrociata dei dati è conclusa, la persona si trasferisce in Italia — prosegue Tiago — e noi provvediamo a dargli un’abitazione temporanea in cui risiedere per il tempo necessario». Il giovane ha infatti in affitto cinque appartamenti sparsi per il Trentino-Alto Adige dove i clienti possono stare in attesa del riconoscimento trovando così l’assistenza e il supporto necessari. «Si tratta principalmente di giovani laureati tra i 20 e i 30 anni che, un po’ come ho fatto io dieci anni fa, aspirano a lavorare in Europa e a costruirsi un futuro migliore».
«Sono molto riconoscente all’Italia e al Trentino — racconta infine con un filo di emozione — I trentini mi hanno aiutato molto soprattutto appena arrivato quando non sapevo l’italiano e non avevo nulla in tasca. Di sicuro se fossi rimasto in Brasile non avrei potuto costruire nulla di simile». Sogni nel cassetto? «Mi piacerebbe ingrandirmi aiutando più persone, ma soprattutto vorrei diversificare l’attività organizzando corsi di italiano favorendo così l’integrazione di chi si rivolge alla mia agenzia e arriva in Italia».
La procedura «La fase istruttoria dura 6 mesi. Poi le persone vengono qui e li diamo un alloggio»