Rurale di Rovereto Consob contesta le «subordinate»
Ma non ci sono sanzioni per la Rurale. Gios: siamo tranquilli Bancassicurazione: Iccrea sceglie Nacmias, direttore di Assicra
Lettera della Consob alla Rurale di Rovereto. Nel mirino le obbligazioni subordinate, come nel caso della Cr Giudicarie Valsabbia. In questo caso però non ci sono sanzioni pecuniarie, a differenza della maximulta da 114.000 euro a Valsabbia. Il presidente Gios conferma, ma si dice pure «non preoccupato». Intanto si attende ancora un segnale dal Fondo temporaneo.
TRENTO La Consob contesta l’operato della Cassa rurale di Rovereto, in riferimento alla promozione di prestiti subordinati. Ma a differenza di quanto successo alla Rurale Giudicarie Valsabbia, colpita da una maximulta da 114mila euro al cda, a Rovereto non sono arrivate sanzioni. Il presidente Geremia Gios perciò si dice «non preoccupato», mentre si sta elaborando una risposta circostanziata. Intanto, sul fronte della definizione dei gruppi nazionali del credito cooperativo, Iccrea ha scelto il coordinatore nazionale del settore bancassicurazione. Si tratta di Manuel Nacmias, già direttore di Assicra Veneto, il «pezzo mancante» nella costituzione del soggetto votato alla bancassicurazione delle Bcc del Nordest.
Cr Giudicarie Valsabbia Paganella è stata colpita da una sanzione a 19 fra amministratori attuali e passati. La multa da 114.000 euro prende di mira il fatto che sarebbero state proposte ai clienti e soci obbligazioni subordinate, senza un’adeguata protezione. Da notare che a fine 2015 la Rurale aveva chiesto al Fondo comune delle Casse rurali 7 milioni, proprio per ricomprare le obbligazioni subordinate.
Anche Rovereto nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa, ma niente sanzioni. «Ci è stata chiesta una serie di informazioni — conferma Gios — sui prestiti subordinati. Ma non siamo preoccupati».
Altro tema su cui è impegnata la Rurale di Rovereto è il dossier del Fondo temporaneo che sta studiando un intervento nei suoi confronti, per un risanamento indirizzato alla fusione con Cr Alta Vallagarina e Cr Lizzana. L’altro ieri c’è stata un’ulteriore riunione, senza grossi passi avanti. La sensazione è che, in vista dell’assunzione della funzione «soccorso» da parte dei gruppi nazionali costituendi, Cassa centrale banca e Iccrea, ci sia un generale rallentamento della funzionalità, soprattutto in queste settimane estive. Nel contempo il progetto di fusione sembra in fase abbastanza avanzata e dovrebbe prevedere la presidenza in mano ad Adriano Orsi, al vertice di Cr Alta Vallagarina, più piccola di Rovereto ma più in salute.
Spostando lo sguardo al consolidamento dei due gruppi, che dovrebbero nascere a luglio 2018, da registrare l’affidamento della bancassicurazione di Iccrea al veneto Nacmias. Il fatto è significativo perché Iccrea ha «conquistato» il Veneto solo di recente, tanto che le banche legate a Ccb, originariamente in maggioranza nella locale Federazione, adesso sono uscite polemicamente da quel board. Inoltre da anni si lavora per unificare i settori bancassicurazione nel Nordest. Solo che Trentino e Friuli Venezia Giulia da tempo collaborano, mentre Assicra Veneto non ha mai voluto integrarsi. Ecco che, guarda caso, la bancassicurazione degli «avversari» di Iccrea sarà guidata dal direttore di Assicra-Veneto. Nacmias assumerà formalmente l’incarico a partire dal primo ottobre. Il coordinamento della bancassicurazione mette insieme le Agenzie territoriali assicurative (Art) di Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Sicilia e Abruzzo, «inserite nei rispettivi contesti della Federazione locale delle Bcc di riferimento». Il coordinamento è prodromico a una «prossima integrazione complessiva» a supporto di tutte le Bcc di Iccrea.