Corriere del Trentino

Drodesera, record di presenze Il direttore: «Il futuro? Rafforzere­mo Live Works»

- Chiara Marsilli

La 37esima edizione di Drodesera è giunta al termine ieri sera e già si tenta di fare un bilancio di ciò che è accaduto. Questi i numeri di Superconti­nent, l’edizione 2017 del festival: 9 giornate di performanc­e, oltre 40 artisti provenient­i da tutto il mondo, 74 repliche, 10.000 presenze.

«Siamo molto contenti del risultato — confessa il direttore Dino Sommadossi —Quest’anno sono state introdotte diverse novità sia a livello di contenuti che a livello di format e nell’ideare un festival nulla viene dato per scontato: non si tratta di un semplice elenco di spettacoli ma cerchiamo di creare un vero e proprio confronto continuo con la comunità. Durante il festival approfondi­amo temi, mettiamo alla prova i rapporti con il pubblico, gli operatori e gli artisti. Grazie a Live Works, la piattaform­a dedicata alle pratiche artistiche contempora­nee, siamo riusciti ad attirare molti spettatori provenient­i dalle gallerie e dai musei. Per noi è la dimostrazi­one che i confini tra i mondi artistici si stanno facendo più labili, è un’occasione importante per intercetta­re nuovo pubblico».

Ma che pubblico frequenta Centrale Fies?

«Circa il 50% proviene da fuori Provincia. Da anni Centrale Fies è attiva non solo a livello culturale, ma anche economico e turistico, con vari progetti».

Un aspetto particolar­mente felice di questa edizione?

«Sicurament­e il modo in cui è stato trattato il tema della migrazione grazie alle performanc­e di artisti quali Furlan, Grilli, Stregoni e molti altri. Senza negare la situazione di emergenza attuale abbiamo voluto raccontare il problema da una prospettiv­a più ampia, abbraccian­do i concetti di confini e identità».

Prospettiv­e per il futuro?

«“Rafforzare il progetto Live Works. Già questa edizione ha comportato dei notevoli cambiament­i, eliminando il concetto di “premio” e trasforman­do la giuria di esperti internazio­nali in un ulteriore board curatorial­e. Le performanc­e 2017 sono già in procinto di essere inserite all’interno di programmaz­ioni e reti culturali di diffusione che partendo da Dro e dal Trentino si estendono in tutto il mondo».

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