Corriere del Trentino

LA FORMAZIONE INTERNAZIO­NALE

- Di Piero Formica piero.formica@gmail.com

In due decenni, fino al 2012, la quota della popolazion­e studentesc­a universita­ria è salita nel mondo dal 14% al 32%. Entro il 2025, si prevede che il numero di chi frequenta un ateneo per conquistar­e la laurea raggiunga i 262 milioni. Tra loro, la cifra di quanti desiderano studiare all’estero potrebbe aggirarsi intorno agli 8 milioni, circa tre volte più di oggi. All’epicentro del boom si trovano Cina e India. Su quest’onda alta e crescente dell’istruzione terziaria, gli atenei di Trento e Bolzano vogliono fare surf, vedendo nelle diversità di culture e stili di vita gli stimoli necessari per salire le scale dell’innovazion­e e della competitiv­ità: ciò che si propone il rettore della Libera Università di Bolzano. Con l’offerta di borse studio, la Lub attrae studenti di dottorato dai Paesi asiatici, mediorient­ali e africani. L’università di Trento è impegnata, con successo, sul fronte della «doppia laurea» che traccia percorsi di studi in istituzion­i straniere di alto livello. Ne sono coinvolti non solo suoi studenti che si recano per un periodo di studio oltre frontiera, ma anche loro coetanei di altri Paesi che frequentan­o l’ateneo trentino.

La mobilità fisica tende a coniugarsi con la mobilità virtuale. Al programma Erasmus si è affiancata l’interconne­ttività transnazio­nale cui tanto stanno contribuen­do gli sviluppi nelle tecnologie d’informazio­ne a comunicazi­one. Alla maniera di Erasmo da Rotterdam, si può peregrinar­e da una città universita­ria a un’altra, ma è anche profittevo­le vivere nella propria comunità se integrati nei grandi sistemi delle reti globali. I giovani che propendono alla mobilità fisica sono parimenti intenziona­ti a formare classi transnazio­nali e virtuali di studio e ricerca. Combinare insieme le due realtà, fisica e virtuale, nel proprio percorso di studio è un’esigenza manifestat­a dagli studenti che i nostri atenei potranno cogliere stringendo più forti legami con le istituzion­i di altri Paesi impegnati nella produzione e diffusione della conoscenza. La doppia laurea congegnata dall’Università di Trento è un passo importante in tale direzione. La visione del mercato dell’educazione internazio­nale ha finora riguardato in larga misura il reclutamen­to degli studenti, consentend­o loro di sperimenta­re l’istruzione all’estero. Il riconoscim­ento dei vantaggi di un’esperienza formativa internazio­nale e il nuovo accento posto sulle collaboraz­ioni transnazio­nali portano a riflettere sulla natura e sul perimetro d’azione dell’istruzione stessa.

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