Corriere del Trentino

I precedenti: in nove anni già quattro i casi simili

Coppie giovani ma anche di lunga data. Dietro sempre l’ombra della fine di un amore

- Cecilia Mussi

TRENTO Ilenia e Carlos. Iolanda e Fabio. Yuranis e Michaele. Claudio e Laura. Nomi che in questi anni sono diventati famosi perché collegati ai protagonis­ti di drammi finiti nello stesso modo della tragedia di Tenno.

Nel 2008, a Trento, Ilenia Graziola, 29 anni, residente a Nogaredo, viene trovata morta in auto insieme all’ex fidanzato Carlos Ignacio Carrasco Ortega, 40 anni. La ragazza era stata colpita mortalment­e al fianco destro con un coltello. Il ragazzo, dopo averlo uccisa, si era tolto la vita infilandos­i lo stesso coltello nello sterno. La coppia si era lasciata da poco, ma Ortega non accettava la separazion­e e aveva chiesto alla ex un incontro.

C’è invece la disperazio­ne dietro al caso di Livo, in val di Non, che ha visto protagonis­ti due anziani coniugi. Fabio Calovini, 78 anni, e Iolanda Ongaro, 77. Sposati da tempo, lei era affetta da una malattia incurabile ed era in coma, a casa. Lui non riusciva a immaginare di vivere senza la compagna di una vita. Così l’ha colpita prima con un coltello e poi con un martello. L’ultimo gesto estremo contro sé stesso, legandosi con una corda al muro.

A Rovereto, nel 2013, una tragica fine per una coppia di origine colombiana di 28 anni. Yuranis Jimenez Cuadrado era stata soffocata, forse per motivi di gelosia, dal marito Michaele Emmanuel Campo. L’uomo poi aveva tentato di uccidersi in casa con un coltello, prima di dirigersi verso la stazione dei treni e buttarsi sotto a un Freccia Argento.

Il caso più recente, risalente all’agosto 2015, è quello di un ex artigiano di Trento di 63 anni, Claudio Rampanelli, che ha ucciso a coltellate la convivente e la figlia di lei. Laura Simonetti, 53 anni, e Paola Ferrarese, 27, sono state sorprese dall’uomo e aggredite con un grosso coltello da cucina. Dopo aver compiuto il duplice omicidio, Rampanelli ha portato i corpi delle donne in camera da letto, ha ripulito tutte le tracce di sangue lasciate nell’appartamen­to e si è chiuso la porta alle spalle. Ha messo le chiavi sotto lo zerbino, ha chiamato la polizia per denunciare il fatto e si è lanciato nella tromba delle scale del palazzo in via Marchetti. Quattro storie di dolore, di sconforto, di follia. A cui, purtroppo, resta solo da aggiungere il caso di Tenno.

L’ultimo dramma Nel 2015 Claudio Rampanelli uccide convivente e figlia di lei, poi si butta dalle scale

 ??  ?? Vittime Le salme portate via dal palazzo dell’omicidio-suicidio del 2015
Vittime Le salme portate via dal palazzo dell’omicidio-suicidio del 2015

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy