Haydn, buco di 455.000 euro Il Comune chiede chiarimenti
Conto consuntivo, slitta l’ok. Zanoni: «Piano di rientro in cinque anni»
BOLZANO Come ha dimostrato il bagno di folla in occasione dell’ultimo concerto al parco delle Semirurali nel quartiere bolzanino di Don Bosco, dal punto di vista artistico l’Orchestra regionale Haydn è più in salute che mai. Ma dal punto di vista finanziario, la Fondazione che gestisce l’ensemble registra alcune difficoltà più o meno inattese. L’ultimo conto consuntivo, relativo all’esercizio 2016, presenta un «buco» di 455.000 euro. Tra le motivazioni, il taglio ai contributi in entrata da parte della Stiftung Sparkasse e le maggiori spese legate ad alcune vicende riguardanti il personale. La presidente Chiara Zanoni assicura: «C’è un piano quinquennale per rientrare del deficit senza abbassare la qualità». La giunta comunale di Bolzano, che ieri ha fatto slittare l’ok al conto consuntivo, chiederà chiarimenti. «C’è stupore» ammette il sindaco Renzo Caramaschi, a sua volta incalzato dall’opposizione che ha sollevato il caso in consiglio.
L’attività e il bilancio dell’Orchestra Haydn sono gestiti da una Fondazione che rappresenta i soci istituzionali: la Regione, le due Province e i Comuni di Bolzano e Trento. Tali enti sono chiamati in queste settimane ad avallare il conto consuntivo (relativo al bilancio 2016) dell’istituzione. Ma i dati letti ieri mattina nella giunta comunale di Bolzano hanno suscitato preoccupazione presso il sindaco Renzo Caramaschi e gli assessori. La delibera, infatti, riporta un «rosso» di quasi mezzo milione (precisamente 455.000 euro). Un po’ per la seduta che era agli sgoccioli, un po’ per la volontà di approfondire la situazione, l’esecutivo del capoluogo per il momento ha congelato il via libera. Per il momento, le dichiarazioni ufficiali sono scarne. «Dal punto di vista dell’offerta — spiega l’assessore alla cultura Sandro Repetto — non ci sono rilievi da fare, anzi. Tuttavia è doveroso un approfondimento sulla situazione di entrate e uscite». Piuttosto scuro in volto Caramaschi, che dell’Orchestra Haydn è sempre stato uno strenuo sostenitore. «Sono un po’ stupito, lo ammetto — è il suo commento —. Con l’assessore Repetto chiederemo i chiarimenti del caso».
La questione era già venuta a galla nel recente consiglio comunale, quando — in occa- sione della discussione sul Documento unico di programmazione, l’esponente di Alto Adige nel cuore Alessandro Forest aveva chiesto spiegazioni sul «buco» di bilancio. Nota a margine: dalla primavera 2016, quando lo stesso Repetto si dimise dal cda per partecipare alla campagna elettorale, il Comune di Bolzano non ha più rappresentanti nel cda (in carica attualmente Chiara Zanoni, il vice Felix Resch, Sonia Carli e Paola Stelzer, con Valeria Told direttrice amministrativa).
La stessa Zanoni ammette le difficoltà. «È vero — commenta la presidente — nel conto consuntivo di quest’anno è riportato un deficit importante». Ma quali motivi hanno portato al disavanzo? «Innanzitutto — risponde Zanoni — iniziano a farsi sentire i tagli ai contributi da parte di soggetti come la Fondazione Carispa». A quanto trapela, si parla di circa 130.000 euro in meno rispetto al passato, da sommare al taglio di circa 80.000 euro dal Fondo unico per lo spettacolo. Ci sono poi le maggiori uscite, in parte legate al personale. «Incide un vecchio contenzioso, iniziato nel 2001 e definito di recente, che provoca conseguenze nel bilancio di quest’anno» prosegue Zanoni. Si parla anche di calcolo dei Tfr e di costi leggermente al rialzo per alcune produzioni. Ma la presidente è fiducioso: «Abbiamo messo a punto — spiega Zanoni — un piano di rientro quinquennale. Il tutto senza abbassare la qualità dell’offerta, ma facendo scelte sobrie, anche nelle produzioni».
Le motivazioni Entrate in calo da Stiftung e ministero, maggiori costi legati a vicende del personale Le reazioni Caramaschi gelido «Sono stupito» Forest solleva il caso in consiglio