Centro S. Chiara Gabrielli lascia, Nardelli rimane
Il presidente: «Questioni personali». Mellarini: ora il bando
Ivo Gabrielli ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Centro Santa Chiara, che guidava dal 2009. «Motivi personali» ha spiegato. Dispiaciuto Mellarini che apre il bando per il successore.
TRENTO «Straordinario» per Francesco Nardelli, «sublime» per l’assessore alla cultura Tiziano Mellarini. Gli aggettivi per Ivo Gabrielli, nel giorno delle sue dimissioni dalla carica di presidente del Centro Santa Chiara, si sprecano. È chiaro dunque che il suo addio, comunicato con una lettere al presidente della Provincia Ugo Rossi e all’assessore, è privo di ombre polemiche.
Tutti riconoscono a Gabrielli, nominato nel 2009 e riconfermato nel 2014, il merito di aver risollevato le sorti finanziare del Centro e di avergli dato nuova vita. La sua decisione (irrevocabile, come lui stesso spiega) è legata a «motivi di ordine personale». «L’età, l’esigenza di avere del tempo per me — racconta il presidente uscente — mi hanno spinto a lasciare» due anni prima della scadenza naturale del mandato. «Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti, frutto del lavoro che ha visto il coinvolgimento di tutto il personale del Centro, a partire dal direttore. Non posso che ringraziare tutti per la fiducia che mi è stata accordata». Nardelli, a sua volta, ricambia la cortesia: «Con Gabrielli ho avuto una collaborazione straordinaria; i risultati sono sicuramente merito della grande sintonia che c’era fra di noi. Il suo successore? Non si sa nulla. L’assessore mi ha contattato affinché fornissi alcuni requisiti utili per definire il profilo del successore. Non era tenuto, e l’ho apprezzato».
L’addio prematuro di Gabrielli al Centro fa però pensare che questo non possa rimanere orfano anche dell’altra sua stella polare, il direttore, il cui contratto scade a marzo e che pareva pronto a fare le valigie per Milano. «Ho avuto — spiega — qualche titubanza. Ci ho riflettuto. Il mio contratto prevedeva che entro agosto dessi la mia disponibilità o meno a rimanere. E io ho dato al consiglio di amministrazione la mia disponibilità di massima a restare». Il cda si troverà a gestire la fase dell’interregno. La fascia di capitano passa per il momento al vicepresidente Enzo Bassetti, che qualcuno vorrebbe anche come presidente del Centro. L’interessato, però, si defila: «Svolgerò l’ordinaria amministrazione, spero per il minor tempo possibile».
Profondo dispiacere per la scelta di Gabrielli emerge dalle parole di Mellarini: «È una persona straordinaria, sublime. Devo esprimergli sincera gratitudine. Le sue dimissioni mi hanno rattristato e per rispetto della sua figura non abbiamo ancora pensato a chi verrà dopo. Ora uscirà il bando per presentare le candidature, che passeranno al vaglio della prima commissione. Poi decideremo. I tempi? Tre mesi almeno».